venerdì, dicembre 22, 2006

Finalmente Welby se spento, nel senso che gli hanno finalmente spento la macchina che lo costringeva a soffrire.

Mi sento di dedicargli queste 3 righe, e un grosso saluto, a un uomo che non poteva combattere contro la malattia, ma lo costringevano a farlo. Non voleva combattere, ma lo costringevano... nascondendosi dietro a una legislatura con delle lacunee in questo ambito.

Ora spero che la situazione insegni qualcosa, che alcuni politici evitino le probabili uscite ipocrite, e che evitino di denunciare il medico che ha staccato la spina a Welby.
Spero davvero in conseguenze mature e costruttive.

Ciao Welby

martedì, dicembre 19, 2006



Il vero e unico significato della vita: La coda.

Signori e signore, La coda è ovunque, sempre, e se dovesse mancare, l'immancabile euforia nasconde in realtà una certa amarezza sulla mancanza di quest'ultima.
In posta, al supermercato, al negozio sotto casa, in banca, al cesso, in macchina.
Tutti tipi di code differenti, ognuna con i suoi Contro, ma tutte accomunate da nessun Pro.
Se è vero che 1/3 della vita la passiamo a dormire, e anche vero che un 1/16 del restante lo passiamo in coda, ed essendo questa frazione di vita comune a tutti noi, il vero significato della vita non è mangiare, o dormire come vien facile pensare, ma è fare la coda.
L'unica vera nota triste, è che siamo tra i pochi animali sulla terra a esserne privi... crudele scherzo del destino.

mercoledì, dicembre 06, 2006

Babbo Natale ha rotto i coglioni.
Gesù bambino deve pensare ad altro e non potrà portarti i doni natalizi.
Bisogna trovare un sostituto. Al più presto.
Ecco il candidato ideale.

http://www.wiggerl.com/ccr/


Chris Christmas Rodriguez.
Affascinante, Misterioso, Imprevedibile.

Supportd by Mother.
VOTATE NUMEROSI

mercoledì, novembre 29, 2006

L'esodo da una dura giornata lavorativa.

16:55
"La stampante stampa storto, puoi venire a mettercela a posto?"
"sì, arrivo subito"
Le coincidenze di oggi si sprecano, due server aziendali caduti, 1 pc non funzionante, e tanto, tanto casino. Caso vuole che i problemi non si siano presentati assieme, ma uno dopo l'altro, finito uno, se ne presentava un altro. Infatti, oggi la mia pausa pranzo è stata sindacalmente cancellata in favore della ditta.
16:56
Riavviato il pc, tutto funzionante. Posso dedicarmi alla stampante appena segnalata, mi alzo svogliatamente dalla sedia e mi accingo a fare i 100 metri che dividono me e la lavatrice.
16:57
Finisco le scale a fatica, il naso prude, ma resisto. Il lavoro ha la precedenza sulla mia salute.
16:58
Le donne dell'ufficio, impegnate a caricare dati e/o rispondere al telefono, appena liberate dai loro impegni mi illustrano i dettagli del problema
16:59
...
17:00
Anche questo problema è risolto, nel frattempo, una mia collega viene chiamata al telefono e di fianco a me, dopo una serie di battute, mi chiede all'improvviso:
"Vorresti andare a vedere il concerto degli Iron Maiden?"
"...sì, perché?"
"Ok, hai un biglietto per gli Iron Maiden."
"...(cazzo figata, porca puttana che figata, e magari anche gratis!)"
E la mia collega conclude la chiamata
17:01
CAZZO ANDRO' A VEDERE GLI IRON MAIDEN!!!!

Morale: Non demordere durante l'orario lavorativo, verrai sempre ricompensato.

(Non è vero, ho solo avuto un GRAN CULO A TROVARMI LI', IN QUEL MOMENTO E A QUELL'ORA!!! AFFANCULO!!!!)

lunedì, novembre 27, 2006

Tempo di news, tempo di speranze, l'apocalisse colpirà presto.
Arriverà tempestivamente subito dopo l'uscita del nuovo disco di Gigi D'Alessio.
Perchè Dio ne ha piene i coglioni di vedere sti scempi.
Presto quindi verremo folgorati, magari seduta stante, mentre state leggendo queste sciocche righe blasfeme da me scritte, forse non riuscirete nemmeno a finire di leggere il par

giovedì, novembre 23, 2006

Cosa fa di un uomo un perfetto Imbecille?

Ho da poco ricominciato a frequentare la palestra, e tralasciando critiche a abitudini di cui parlerò in altri post, ce n'è stato uno ieri sera, che merita uno spazio tutto suo all'interno del mio blog.
Ho da poco finito l'allenamento, 2 ore di sudore, che mi appresto a spogliarmi per fare la doccia.
Si affianca a me, per lo stesso motivo, un uomo sui 35 anni, portati col culo, che attacca bottone col sottoscritto
-Ora capisco perché la gente se ne va da qui, non c'è mai posto per cambiarsi
-Si, è proprio vero.
Minchia, dico tra me e me, sembra uno spunto interessante per parlare di un problema che affligge questi spogliatoi. (problemi di cui parlerò in sede separata) Finalmente, dico sempre tra me e me, una persona con la quale confrontarsi. Così lui continua.
-Ahh ma so io dove poter andare (ammicca coll'occhiolino), nello spogliatoio delle donne!
-Ah ah ah...
-Oggi sono sempre loro che decidono tutto, quando si tromba, quando ci si sposa ecc ecc...
Delusione. Distolgo lo sguardo dal marpione, speranzoso di non sentirlo più parlare.
Delusione. L'omino parla ancora.
-E poi di là... so già che c'è qualcuna che mi salterebbe volentieri addosso!
Lo guardo, da cima a fondo. Vomito e mi chiedo quale disperata gli salterebbe addosso, mi mancano solo le mutande, poi potrò scappare da codesto teatrino dell'imbecillità.
Lui tira fuori il telefonino, è la fine mi dico... chissà ora quale stronzata sparerà.
-è lei, non capisce proprio un cazzo, lei telefona e poi si ricorda che sono in palestra... spero almeno mi abbia preparato qualcosa di commestibile da mangiare (risatina), lo mangio anche freddo, non me frega un cazzo.
Insomma, sta parlando della moglie. Male ovviamente, deve fare il figo di turno.
Sì! Sono nudo, posso scappare così nelle doccie!
Morale: Non indugiare negli spogliatoi di una palestra.
Morale 2: Quell'uomo è la tristezza vivente, fa parte di quella categoria di uomini tristi, che odiano la propria esistenza e vorrebbero tornare ragazzini, ma che allo stesso tempo non riuscirebbero a staccarsi dalla realtà che si sono creati. Mariti su carta, imbecilli di fatto.

giovedì, novembre 09, 2006

CIAO SONO SOLO UN ESSERE UMANO. PARTE 2

Oltre al mio odio verso la collettività ferma di cervello alla pubertà, parliamo anche di un'altro odio che è verso l'informatica.
L'informatica è fatta di hardware, software e teste di cazzo (nerd) che ne dettano le regole. ops... scusate. Volevo dire programmatori. (meno me e un'altro 15%)
io voglio un bottone, che se schiacciato mi faccia questo quello e quello cazzo!
Queste le parole che mi hanno convinto di far parte di una famiglia disastrata. L'informatico medio non ha la minima idea di cosa voglia l'utente finale. Lui sa solo quello che pensa l'utente finale voglia.
Tolto il 25% di quelli che azzeccano e passano per geni, aggiungiamoci il 15% di prima, otteniamo che: il 60% degli informatici sono degli incompetenti a livello mondiale.
Il mio collega ha ragione. L'informatica è nata per aiutare le aziende e le persone che ci lavorano. Ma ora sfortunatamente, non so spiegarvelo bene il perchè, ma l'informatica si sta perdendo tra mille sfacettature, aumentandone le falle e affaticando il lavoro del personale.
Tornare al cartaceo? no, impossibile, ormai la svolta informatica ha aumentato vertiginosamente la mole di lavoro e tornare indietro, vorrebbe dire caput totale.
I mezzi a nostra disposizione sono centinaia... migliaia e le combinazioni tra hardware, programmi e software in generale si trasformano in un numero che preferisco non pensare. E quindi ci troviamo qui, a dover scegliere tra svariati prodotti compatibili ed azzeccarne la giusta combinazione.
E' da qui che ne deduco che l'Ottimizzazzione è veramente impossibile, ma per definizione stessa! come si può pretendere di ottimizzare un codice macchina se di macchine c'è ne sono migliaia?
Io amo l'informatica. E mi batterò per essa, per i principi sulla quale è fondata. CAZZO SE COMBATTERO'

venerdì, novembre 03, 2006



Scusi, vorrei un chinotto!

Non voglio porre ulteriori commenti a questo fantastico filmato, tranne che:

no no, altrimenti passo per maschilista pur non essendolo...

giovedì, novembre 02, 2006

CIAO SONO SOLO UN ESSERE UMANO. PARTE 1

Yo yo fratelli. Eccoci di nuovo sul pianeta terrà, dove ormai, qualsiasi portatore di membro che mi circonda mi fa letteralmente girare i coglioni.
Applausi per Fibra Fibra Fibra...
Oggi è evidentemente una giornata NO. Sul serio, dico SI alla castrazione degli imbecilli.
Sento cose che non dovrei sentire. Sento cose che mi turbano. Sento sempre e vorrei far sentire agli altri quello che sento. Tradotto dal mio cuore però...
Tutti quanti seguitemi.. non mi passa il mal di stomaco..
Oggi sono polemico, un rompi coglioni diplomato, anzi, laureato.
Oggi non riesco nemmeno più a parlare, mi mangio i termini, mi dimentico i nomi, balbetto. E' febbre? no è solo incazzatura.
ero solo un bambino...un bambino!!
Oggi anche i muri si stanno lamentando, e mi fischiano le orecchie, il mondo mi sta pressando a 180 bar... e in nessuno di essi, l'ombra di un Martini.
Grazie George.
Maybe I'm crAzy
Maybe you're crAzy
Maybe we're crAzy

si, cazzo. Mi sa di si.
Ma so che tutto questo migliorerà. Si si, me l'ha detto proprio stamattina la marmotta, che tra una cioccolata e l'altra mi ha detto che tra poco anche loro avranno un sindacato. Che notizia superlativa. Dopo anni di impegni concreti, Berlusconi si è calmato. Ora lui va a vedere con molta serenità la partita del Milan.
E come lui, 2 terzi della popolazione italiana va avanti a calcio.
I telegiornali parlano per metà di stronzate, per l'altra di calcio... e in più, hanno un tg sportivo a seguire del tg.
Combatto contro degli stereotipi, luoghi comuni, illusioni più forti della realtà.
Quindi di nuovo, tutti quanti assieme:
Tutti quanti seguitemi.. non mi passa il mal di stomaco..

mercoledì, ottobre 25, 2006

Kyle's Mom's A B****

Volevo solo rendervi partecipi di questa stupenda canzone cantata in south park.
Notare il testo elaborato e ricercatissimo. Se riuscite a non ridere... scusatemi!

lunedì, ottobre 23, 2006

Toccata e Fuga.

Cioè, io oggi ho visto una bella ragazza, due tette così, allora gli ho chiesto se voleva fare sesso con me, con discrezione ovviamente, allora lei mi ha detto di si, che lo avrebbe fatto molto volentieri, ma io, gran burlune gli ho detto di no e lei ci è rimasta male, e ho goduto all'idea, insomma, alla fine l'importante è venire.

mercoledì, ottobre 18, 2006


è vero... che grazie all'elettricità il mondo della materia è diventato un nervo enorme, vibrante per migliaia di miglia in un battibaleno? Anzi: il globo è una testa enorme, un cervello pervaso di intelligenza. Oppure non si può più dire che sia anch'essa un pensiero, nient'altro che un pensiero, e non più la materia che credevamo?


Nathaniel Hawthorne 1851.

Costui signori e signori ha anticipato il mondo con questo pensiero.
Signori e signori, immaginare qualcosa di fantascientifico oggi, vol dire vederlo realizzato tra meno di 50 anni.
Signori e signori, non esiste una realtà stabile. Solo un susseguirsi di eventi che inesorabilmente portano a un mutamento che influenzerà la nostra vita.
Signori e signori, le signore non sono menzionate perchè "Signori e signori" mi suona meglio di "Signori e signore".

giovedì, ottobre 12, 2006

Io amo i Blind Guardian. E' bene che lo sappiate, come premessa a questo articolo, che non apprezzerà nessuno. E per nessuno, intendo proprio NESSUNO.

Nessuno perchè il quartetto di Krefeld mi regala emozioni uniche, che nessun'altro riesce a percepire. Ed è per questo, che con un anno di anticipo, ho comprato il biglietto del loro concerto, avvenuto 2 sere fà, il 10 Ottobre 2006.
Nemmeno ora, a distanza di due giorni, non riesco a metter giù scritto quello che ho provato in loro presenza. E' IMPOSSIBILE. Loro sono il mio secondo amore.
Ma parliamo del concerto.

Iniziando con INTO THE STORM la folla è esplosa, ormai in attesa da svariati minuti il loro ingresso, ed è un bagno di sudore. Siamo tutti conciati uguale, tutti con una maglietta dei Guardian, tutti conosciamo le parole e tutti quanti cantiamo come forsennati, e la mia povera gola, da tempo fuori allenamento subisce il trauma da concerto.
MA CHISSENEFREGA! E via! La banda continua a folgorarci con "Born In The Mourning Hall", "The Script For My Requiem", "Valhalla" per poi riposarci con "A Past And The Future Secrect", la magia ora è palpabile...
Il debutto delle nuove canzoni come "Fly" e "Another Strange Of Me" suonano alla grande in sede live, lo stile Blind è ineguagliabile.
Si continua con "Bright Eyes", "Nightfall", "I'Alive" e si conlude con due epiche "Song" che mi fanno piangere dalla gioia.
La prima è "The Bard Song (In The Forest)" che tutti noi richiedevamo già da tempo.
Dovete sapere che questa canzone, per i fan dei Blind, è un po' come cantare "imagine di John Lennon" per degli hippy.
Le chitarre acustiche iniziano a disegnare e noi siamo la voce, noi siamo i Blind Guardian, noi siamo i Bardi uniti in un atmosfera non comprensibile. Fantastico. Sublime. Non Paragonabile.

Ci si saluta invece con "Mirror Mirror", e una volta a casa, di fronte allo specchio sorrido e ascolto il battito del mio cuore battere ancora le note dei Guardiani Ciechi. Grazie



p.m. ovviamente ringrazio Grillo, il Mio ritrovato amico per la compagnia fattami nel viaggio e durante il concerto. GRAZIE!!!

martedì, ottobre 03, 2006



Eccomi qui, di fronte a i più bei pezzi di metallo che ci sono nel mondo.
Ricordo che circa sei mesi fa, scrissi uno dei primi veri ariticoli di questo blog, che per l'appunto trattava la mia gita lavorativa a Parigi, e volente o nolente rieccomi qui a festeggiare la simbolica apertura del mio blog. Infatti, dopo 6 mesi, sono stato catapultato nuovamente nella città dei poeti maledetti. Questa volta un po' meno alieno delle volte scorse, questa volta ero già rassegnato.
Si, rassegnato a dover stare circa 12 ore al giorno in una fiera e sentire il richiamo delle "Rue" che pregavano di essere viste.
Rispetto all'anno scorso, dove siamo andati a mangiare in un locale di ex-modelle datesi alla prostituzione, abbiamo avuto la fortuna di cenare in un locale ibernato agli anni 30. L'atmosfera cattura subito la mia attenzione, luci soffuse, svariate candele sostituiscono elettrodi in muovimento sui tavoli e con molta probabilità lo sporco... Ma l'atmosfera è grande, e allo stesso tempo richiama intimità che non posso condividere con chi vorrei, perchè lei si trovava a 900 km dal mio tavolo.
La lista cibi è come di consueto ricercata ma misera, infatti non mi ci è voluto molto per decidere l'antipasto. E se inizialmente disperato e infastidito dal menu esclusivamente in francese, ho successivamente preso coraggio e ordinato le uniche cose che riconoscevo tra le righe di parole odiose piene di j di è e é : tonno e carne. facile. sicuro.
Mentre sto mangiando il mio antipasto di tonno, servito in un bicchiere da coktail ( ? ) il palco, prima inanimato, prende vita e un singolare gruppo jazz apre le danze. La ricetta è semplice, un Pianista, Un Bassista, un Batterista e una Cantante.
Stupefacente, il jazz dal vivo mi lascia stupefatto, il piano è molto dolce, la batteria soffusa, il contrabbasso rombante e la voce della cantante è da disco di platino.
Ho quasi finito la carne, un bufalo pregiato, o spezie pregiate non so di preciso cosa dia l'ottimo gusto, e manco mi interessa, me la gusto e il gruppo jazz prende una pausa. Torno a rilassarmi, 5 minuti e una nuova musica, più dirompente di prima, esce dalle casse acustiche e una ballerina vestina in linea con le mode che correvano negli anni 30, grosse piume e orribili scarpe, scende per le scale e inizia a dare voce alla musica, un po' da bordello, ma molto chic. L'esibizione dura 10 minuti, e la gallina dalle piume nere abbandona la sala tra svariati applausi. Ma le sorprese per noi clienti non sono finite, e un simpatico omino nero arriva sul palco e dopo un saluto, parte un numero di tip tap che mi ha lasciato a bocca aperta. Applausi anche per lui.
I numeri sono però finiti, il cibo pure, e ci si appresta ad uscire e dirigerci in hotel. In camera contemplo la serata, mi faccio una doccia e accendo la tv, per provare l'orrore del parlato francese, 10 minuti e spengo... è troppo per quell'ora.
Spengo la luce, e dedico gli ultimi respiri, gli ultimi pensieri a lei, pensieri che spero giungano a destinazione, pensieri da 900 km.

lunedì, ottobre 02, 2006



Vorrei saper suonare... per essere ritratto in questa situazione.

Spero di poter ancora imparare, spero di non perdere quest'unica, irripetibile... occasione chiamata Vita.

martedì, settembre 26, 2006

Vivi e lascia Morire

E' Piergiorgi Welby ad alimentare in questi giorni l'odio verso la comune ignoranza.
Welby mi ha ricordato che lui è sotto la proprietà dello stato.
Non puoi morire gli dicono ormai da anni.
Perchè non può morire? Chi la deciso per lui?

Lo stato si è preso la responsabilità di torturare una persona, questo mi viene da pensare, perchè altro no è, vivere nella sofferenza fisica è una tortura.

L'accanimento terapeutico io non lo riesco a concepire. E' completamente contro natura, costringe un malato morto a rimanere in vita contro la triste natura che lo vuole morto. La morte è un diritto di tutti noi, e grazie a queste leggi bigotte noi ne siamo privati.
Perchè se la scelta di una persona non intacca la tua vita negativamente tu gliene devi privare la possibilità di realizzarla?

E' fondamentalmente stupido privare a tutti una possibilità solo perchè su se stessi nn la si applicherebbe. E' fondamentalmente da STRONZI negare una possibilità come questa a una persona come Welby.

Cristo non ha già sofferto per noi? Perchè allora soffrire ancora?
Io la morte la augurerò solo a chi se lo merita d'ora in poi... perchè spero diventi un lusso per le persone che sono contrari all'eutanasia.


per chi volesse leggere qualcosa sull'argomento la solita wikipedia parla anche di questo http://it.wikipedia.org/wiki/Eutanasia

lunedì, settembre 25, 2006

Prima a milano e poi a parigi. Due fiere con l'azienda per la quale lavoro.
Due situazioni piacevoli, strane ma sopratutto stressanti.
Eccone qui i prodotti derivati dal delirio della mia mente:

by Milano.

Cerco il rene di un uomo gravido,
con un ustione di terzo grado.
Perché un uomo cerca un rene caldo?
Forse per compensare alla mancanza del dado.
Della star o della coop è pure sempre un cazzo,
ma d’altronde le dimensioni non seguono l’andazzo.
Via dandolo o viale certosino,
manco’ so che esistono.
E se sulla terra io un compito ce l’ho…
Ambarabà cici coccò.
Non ci sono soluzioni a queste intriganti questioni
Solo morti e spiriti che ballano sui birilli.



e by Parigi

Una costola senz’aria,
Un fegato senz’alcool,
Una vita senza amore.



Cado all’insù lacerando il tuo pensiero.
Scroto il vuoto, buio e spaventoso,
Sperma solo in un chiarore che possa rincularmi.
Sbraito liquidi gassosi sinonimi di gelosia,
senza risposta mi lasciano i sassi.
Infuriato, presi in mano uno scappello
E furiosamente, penosamente diedi di martello.
Scaglie di grana lacrimanti caddero sul cielo,
dove un altro scheletro mosse il cavallo in c4.
Una citroen di troppo, una tedesca in meno.



inutile dire che sono del tutto prive di significato alcuno. sono solo semplici parole che si perderanno nel tempo avvenire.

giovedì, settembre 07, 2006

Materazzi ha fatto goal! Ridacci la nostra Gioconda!

vLady. Ecco un altro prodotto di una società malata. Ecco un "uomo" di merda che cammina. Eccolo l'uomo di successo italiano.
Ma questo agglomerato di cellule cancreali è solo la prefazione di questo articolo.
quest'articolo s'incentra sulle pubblicità che io vorrei veder sparire, neutralizzate dalle emittenti televisive.
La mediaset ( si, è sempre lei la colpevole ) in svariati frangenti tartassa la gente di pubblicità di vario genere. Partiamo da Media Shopping. Un chiaro esempio di plagio americano, ovvero sfruttare un idea che in America ha fatto il bottegino più di 10 anni fa, sperando che faccia lo stesso in italia... 10 anni dopo.
la situazione è semplice, una bagascia straniera che non sa manco parlare italiano si presta alla televisione sudata fradicia con l'affanno per descrivere attrezzi sportivi di vario genere, usati da persone non dotate di parola ma palestrati come non mai, promettendo con soli "10 minuti al giorno" di perdere svariati kili al mese senza fare diete. questo genere di propaganda, che veniva trasmesso fino a qualche anno fa solo sulle reti minori, è ora decollato su mediaset, forte dell'evoluzione televisiava via cavo, che rende il tutto "più interattivo". Io personalmente, non farei la spesa tramite media shopping, neanche se fossi rimasto senza gambe e braccia, piuttosto scendo a morsi le scale per andare al fruttivendolo.
Mattina e sera. target mirato al pubblico giovanile uguale suonerie e wallpaper per cellualari. "manda un messaggio al 48xxx e digita 1 per la suoneria del momemento", tutti sorridono, mostrando più a labbra aperte la parcella del dentista. La situazione è paradisiaca, sono tutti felici, ma gli manca qualcosa... hanno bisogno di una nuova suoneria. Cazzo non resistono, devono avere la nuova suoneria, quella del momento, perchè anche se non li chiama nessuno, il telefono deve emettere il "suono" del momento, quello in, quello trendy. Hei, non ti accontenti? sempre a 3 euro alla settimana c'è la possibilità di farsi arrivare l'oroscopo! CAZZO!! L'oroscopo! l'INDISPENSABILE OROSCOPO! Ragazzi le stelle oggi mi dicono: ANDATE A FARE IN CULO!
Ma l'oroscopo posso ancora capirlo... c'è gente che è rimasta ancora al paleolitico e per rapportarsi con la realtà ha bisogno di un aiuto astratto, immaginario.
Ma quello che veramente trovo inconcepibile, sono i messeggiani delle affinità "manda il tuo nome, seguito dalla persona che ami e scoprirai l'affinità che c'è tra di voi!" -> "Siiii Funzionerà di sicuro!!".

NO. Non è possibile. Non riesco proprio a pensare che qualcuno spenda 3 euro per sto servizio del cazzo. Un servizio basato suo stupido programmino fatto di di 3 righe di codice, che girava gratis come gioco 5 anni fa in internet. Ora è un servizio a pagamento, pubblicizzato su una rete nazionale. NO. Non è possibile essere così stronzi da BUTTARE via soldi in quel modo.
Poi ci sono anche altre cose che mi fanno incazzare, ma non mi va di star qui a discuterne.

mercoledì, settembre 06, 2006

La comunicazione. evoluzione o distruzione?

Il cambiamento è palpabile, impercettibile per molti, eppure se state leggendo questo "articolo" mi state dando prova del cambiamento.
La comunicazione odierna si sta trasferendo dalle corde vocali alle dita. Questa "evoluzione" ha permesso di rompere svariate barriere, come la distanza, la timidezza che poteva bloccare un ipotetica comunicazione alla quale tenevamo molto.
La conseguenza diretta, è quella di trovarsi in una stanza in dieci persone dove tutti comunicano ma tutti stanno zitti. un ronzio di tic tic tic prende il posto dei rumori prodotti dalle nostre amate corde vocali, e i bip bip di ricezione messaggi quella delle scorregge.
La conseguenza diretta di questa "evoluzione" è la morte della comunicazione persona-persona. Non potendo schiacciare tasti, sono costretti a usare quel muscolo che si ritrovano in gola, che però è ormai fuori allenamento, ed emettono suoni elaborati da un cervello ormai alienato dalla vita reale e succube del virtuale. Risultato sono delle comunicazioni scadenti, spente, le quali muoiono una volta finite, lasciandoti il vuoto.
Io protesto, e non comunicherò più con queste persone, sono inutile tanto quindi tanto vale far finta di niente.
Se domani qualcuno vi dovesse cercare, con l'intento di comunicare, che alla fine è solo una ricerca inconscia di un rapporto, e vi chiedesse:
-che ore sono?
Voi rispondetegli così:
-tic tac
Non aggiungete altro, non una parola. L'interlocutore sarà spaesato, ma appagato dallo scambio di rumori e felice, ritornerà al suo posto, evitando in futuro di fare altre domande del cazzo alle 8:30 di mattina sotto un orologio di dimensioni apocalittiche.

giovedì, agosto 24, 2006

Chi usa un Dvd pirata è uno sfigato



La pirateria by Antonello Sarno. Questo il nuovo spot che da mesi gira su internet, ma che ho scoperto amaramente una settimana fa l'uso di quest'ultimo nell'introduzione di un film al cinema.
Piccola parentesi
( il cinema in questione è un "MEDUSA" proprietario "BERLUSCONI", nuovo di zecca, 10 sale cinematografiche con comode poltrone, e annessi fast food di vario genere. nota negativa berlusconiana? siamo entrati in sala alle 7:15, il film è iniziato alle 8:00. sono, se non sbaglio, 45 minuti di PUBBLICITA'. le conclusioni tiratele voi. chiusa parentesi )

Di spot antipirateria ne sono circolati molti, alcuni dei quali diretti e apprezzabili, con messaggi tipo "rubare è male", "ucciderete gli artisti", che se visti possono far riflettere.
Invece di attenersi alla realtà, Antonello Sarno, noto cocainomane dei sobborghi di milano si è presentato con quest'idea, accolta da un agenzia che spero vada in rosso entro breve, di un ragazzo qualunque mortaccione e per di più sfigato.
la scena l'avete vista. La ragazza che ipoteticamente sembrava essere la "sua" ragazza, gli fa una sfuriata all'ormai EX ragazzo perchè ha preso un DVD pirata.
La scena è alquanto anomala, io dubito che una scena del genere possa avvenire nella realtà. ma andiamo a guardare in particolare il messaggio subliminare dello spot.
lei alla fine gli dice "vado al cinema con Marco". Bene, lo spot oltre che farti passare per uno sfigato nel caso tu pirati film, ti dice anche che non c'è figa per te, perchè le ragazze non vanno con i mortaccioni sfigati, ma con i figli di papà. E' disarmante il messaggio subliminare di questo spot: fa apparire la new generation più materialista di quanto non lo è veramente e la fa passare per cosa GIUSTA!!!!.
sai che ti dico, a te che vai al cinema con marco? "Tirameli fuori tu i soldi per comprare un DVD Originale brutta puttana!"

giovedì, agosto 17, 2006

Salve ragazzi, sono sempre io a riempire le vostre merdosissime serate in prima serata con servizi sulla prostituzione e questo cameramen sotto l'effetto di crack che riprende ogni nostra mossa in macchina! Heeeii, sono la voce dei giovani, ed ora fatevi una pera e non vomitatevi addosso! vai mariangela, mostraci il primo servizio, o sei vuoi, un paio di belle tette, che tanto... è lo stesso!


HEEEEII, GIOVANI! avete voglia di tette e culi? guardatevi un film porno!
HEEEEII, GIOVANI! avete voglia di droga? procuratevela!
HEEEEII, GIOCANI! avete voglia di trasgressione? tagliatevi il pene e usatelo come segnalibro!

ma dico mai e mai vi dico, se volete le cose sopra elencate... guardare LUCIGNOLO.
Ve ne prego, sono 2 ore della vostra vita buttate nel cesso.
Mettere in piedi un programma del genere è stata una vera genialata, una genialata di un uomo morto meno di un mese fa, nella sua camera in albergo. Scherzo del destino? boh, sta di fatto che il destino ha sbagliato mira, io volevo che fosse la voce, e non il regista a tirare le cuoia.
Perchè ne parlo solo ora? non lo so, davvero non chiedetemelo, sono pensieri che ho da quando il programma ha superato la soglia delle 8 puntate. Quel programma mi pare più un insulto alla società in generale, poichè la visione che ne ho è questa:
1) dai 14 anni, le ragazzine sono TROIE, senza mezzi termini.
2) ci si droga tutti, nessuno escluso.
3) si va tutti a puttane
4) si va tutti con i trans
5) siamo tutti gay
6) per divertisi (cosa più grave perchè inducono a farlo) ci si deve ritrovare nei posti più merdosi della terra, discoteche che sono dei bordelli, con mafiosi e quant'altro che gestiscono il tutto.

basta, sto parlando troppo...

martedì, luglio 25, 2006

"si pronto"
"si ciao, senti mi passi qualcuno di qualcuno?"

ho evitato di deridere in faccia alla collega, autoriparando il significato della frase e passandogli quel "qualcuno". Ma l'effetto esilarante, passato ormai in secondo piano, mi ha permesso di vedere, come uno sbaglio grammaticale non voluto, possa infondere pensieri profondi e al quanto complessi nella mia mente.

Qualcuno di qualcuno è un po' come dire infinito per infinito, e se già è per un grande matematico difficile concepire l'"infinito", l'infinito per l'infinito stesso, che poi non potrà mai essere lo stesso, è inconcepibile come il concetto di "infinito"+"1".
insomma, quella semplice frase mi ha fatto sentire una merda, infinitamente piccola piccola, che manco la merda del placton può solamente immaginare.
La realtà è davvero allora un illusione, come lo è il tempo, come lo è Elvis.
La realtà che concepisco si basa su un campione infinitamente piccolo di "cose" rispetto al presunto universo, ma che schifo di realtà è allora la mia?
devo smettere di concepire, e cancellare domande e dubbi dalla mia mente con un semplice "ecchissene", e rimettermi a lavorare, per finire questo lavoro che è ritenuto importante, da chi? non da me, per me è spazzatura ormai. bah... vaffanculo

mercoledì, luglio 19, 2006

Oggi è tutto divinamente perfetto. Il cielo è splendido, nemmeno una nuvola sporca il blu paradisiaco mentre il sole, alto in cielo, emana luce calda, caldissima ma godibile grazie alla brezza del vento lievemente fresca che accarezza la nostra pelle. le acque sono tiepide, perfette per potersi immergere senza problemi e allo stesso tempo rinfrescarsi. L'ombra degli alberi può, volendo, offrire un attimo di relax mentre ci si degusta un gelato in costume. Insomma, l'estate è arrivata, ci si affolla sulle spiagge, ci si diverte e non si pensa a nient'altro.
Insomma... un vaffanculo a chiunque in questi giorni sta svaccanto a riva di una spiaggia, un vaffanculo a chi in questi giorni non ha nient'altro per la testa al di fuori della scelta del cocktail da prendere, un vaffanculo a tutti insomma, perchè io, sono qui a lavorare.

martedì, luglio 18, 2006

Ero in riva al lago, la giornata era fresca e delle formiche ai miei piedi si trascinavano senza fatica quello che io definirei "macigno". L'afa era spezzata di tanto in tanto da una leggera brezza marina dotata di variopinti odori, indentificabili rispettivamente in piscia e merda. Si stava bene, il sole era prorompente e senza chiedere stava abbrustolendo i gioielli di famiglia, che più che gioielli, parevano palle di vulcano.
Ma ero comunque felice, euforico e felice di esistere. Prendo una pausa dai servigi di Apollo e mi appiano su una panchina all'ombra. Mi sfilo gli occhiali, impregnati di sudore e liquidi acidognoli.
Tutto d'un tratto, vedo tutto molto più chiaro. Quello che mi circonda è un mondo che non avevo mai visto, un mondo psicadelico, formato da grosse chiazze di colori, sfumature variopinte delle più impensabili tonalità. Il lago è una chiazza unica e uniforme completamente azzurra che si fonde perfettamente con il cielo anch'essa blu, come nei sogni. Gli alberi mi appaiono verdi, con un solo tronco centrale, come se fossero disegnati da mani infantili e ingenue. Ora è tutto più chiaro, il mondo... l'esterno non è mai stato più semplice e bello da vedere, niente sfaccettature, niente complicazione, tutto è più semplice e facile da apprezzare.
E' ora di tornare al fienile, rimetto gli occhiali e realizzo.
Non vedo proprio un cazzo senza occhiali!

giovedì, luglio 13, 2006

Il Triste esodo dei Mondiali.
Tralasciamo chi ha vinto e chi ha perso, la botta morale agli italiani è arrivata, dando addirittura una variazione in positivo del PIL nazionale. Stupefacente, niente da dire.
Tralasciamo le due sciocche morti, di due esaltati (troppo rispetto agli standard), che non conto nemmeno, poichè 2 morti, sono comunque meno dei morti del "sabato sera".
Tralasciamo anche il bisticcio tra la testa di Zidane e la cassa toracica di Materazzi che ha scosso un po' tutti noi.
Tralasciamo pure il fatto che Blatter, il presidente della FIFA che avrebbe dovuto consegnare la coppa agli italiani non si è nemmeno presentato sul podio.
Quello che è veramente riuscito a rovinarmi l'atmosfera lievemente euforica del momento è stata la sottile ironia contenuta in una frase detta con evidente nonchalance dall'UOMO ITALIANO, l'esempio per tutti noi da seguire, il MODELLO padano per eccellenza, la perfezione dell'evoluzione dell'uomo sapiens:


Si proprio lui. Cito così le sue parole direttamente qua sotto, senza censura e quanto meno tagli:
"...vittoria della nostra identità, una squadra che ha schierato lombardi, campani, veneti o calabresi, ha vinto contro una squadra che ha perso, immolando per il risultato la propria identità, schierando negri, islamici, comunisti"

-RIFLESSIONE-
"negri" -> classico caso di invidia del pene
"islamici" -> classico caso di invidia della donna sottomessa
"comunisti" -> a questo non trovo risposta. PERCHE' CALDEROLI I FRANCESI SONO COMUNISTI? PERCHE'??!
l'integrazione razziale in francia è avvenuta molto prima che da noi con una conseguente apparteneza natale di persone di origini non francesi. ma vogliamo ricordargli che così sono gli inglesi, gli americani, la spagna e tanti altri paesi europei? conoscendo il pensiero di calderoli le conclusioni di questa allusione vengono facili da comprendere...
-FINE RIFLESSIONE-

Ovviamente questa frase è giunta ai francesi, che già si appigliano a qualunque specchio pur di rivendicare una vittoria morale, per giungere alla conclusione che siamo un paese razzista.
Io mi chiedo perchè questo schifo di uomo esiste, perchè è sopravvissuto fino ad ora...
Cazzo, intorno a me vedo sparire tanta bella gente che non lo merita, perchè il disegno di Dio comprende l'esistenza di costui? DIO, PERCHE'?

lunedì, luglio 10, 2006

Grosso, rigore decisivo per i mondiali. Berlino, Parigi e Roma tombali.
Passano pochi secondi dal fischio dell'arbitro per straziare il cielo italiano di urla sconosciute al mio orecchio.
Immediatamente mi sono ritrovato in piedi, sudato, sboccato, colto da abbracci amichevoli che goffamente ricambiavo con una pacca sulla spalla gridando "Bella Li!". Avrei potuto gridare "Ammazzati gran figlio di puttana" che mi sarebbe stato ricambiato comunque un sorriso.
Era l'euforia pura, una gioia di inaudita grandezza, o almeno questo era quello che esprimevano le loro facce... Era tutto così strano... io non sono un tifoso, ma dopo pochi minuti ne ero dentro, potevo essere scambiato per un Tifoso e la cosa mi spaventava assai.
Lo vedevo nelle facce delle persone per strada, mi guardavano come un fratello, i loro occhi erano spalancati, inebriati da un droga naturale a cercare lo sguardo di chiunque per condividere qualcosa, anche solo un sorriso, un gesto vittorioso... ero loro fratello.
Non penso che potrò mai più guardare in faccia uno sconosciuto come ho fatto ieri sera per le strade di un paese qualsiasi, mai più potrò farlo, e mai più voglio farlo...
La Vittoria dell'Italia non era vista come una semplice vittoria sportiva, noi avevamo appena vinto una Guerra. E' come se ci fossimo liberati di un peso, la rivincita agli insulti gratuiti ricevuti da praticamente tutti gli stati europei e non, perché, come dicono i veri tifosi "i mammoni mangia pizza e mandolino ve l'hanno messo in culo!".
Il Popolo aveva bisogno di questo, una vittoria morale più che altro... e come non capirli.
Se si potesse disegnare l'italiano medio lo si farebbe con un pallone ai piedi, siamo un popolo cresciuto giocando a pallone, all'oratorio con amici e crescendo alcuni ne hanno coltivato la passione, mischiato all'orgoglio infantile ecco che ci ritroviamo in piazza alle 11 e 30 di notte a gridare come cani... a pensarci è un vero e proprio scempio, ma a viverlo è stata gioia allo stato puro.
Noi abbiamo vinto la coppa del mondo. Ed è in questa frase che si nasconde la verità di tutto quest'entusiasmo, Noi eravamo gli 11 giocatori, Noi con loro abbiamo battuto la Francia e le altre squadre in un duello e abbiamo vinto. Noi.
Italiani, è da stupidi sentirsi uniti in un momento del genere, ma il momento è reale, palpabile nell'aria, e l'illusione di aver vinto qualcosa di grandioso era quasi reale...
Mai una festa della repubblica o dell'unione dell'Italia unirà il popolo italiano come è accaduto ieri sera, semplicemente perché si festeggia un evento commemorativo, non lo si vive sul momento, lo si può solo ricordare.
Concludo questo inutile agglomerato di parole, da uomo incredulo probabilmente un po' più pirla di prima, che non seguirà più il calcio italiano e tanto meno quello estero, che...
Ho provato un emozione nuova, che hanno provato i nostri genitori e che in 22 anni di vita non mi ero mai sognato di provare.

Questo è solo la versione leggibile di quello che ho vissuto ieri sera, 9 luglio 2006, in compagnia di 4 imbecilli.

giovedì, luglio 06, 2006

ho che bello, trallero trallalla.
Dio o chi per esso ha finalmente stravolto le nostre giornate, facendoci toccare con tatto il bagnato, quel bagnato eccitante, quel bagnato... bagnato.
insieme al pianto planetario, sono giunti fulmini seguiti da quei terribili tuoni frastornanti, capaci di incutere ancora un brivido, una paura inconscia che ci fa sobbalzare dalla sedia.
or ora si respira un aria rinfrescata, un aria finalmente respirabile senza incorrere in affanni spasmodici; ma in tutto questo positivismo, c'è anche un lato negativo. quel lato negativo che colpisce sempre chi meno se lo aspetta, quel lato negativo che non verrà mai passato per una testata giornalistica di tutto rispetto, quel lato negativo a cui in effetti non frega un cazzo a nessuno. quel lato negativo che stamattina mi ha colto alle spalle. si proprio a me.
perchè mentre la gente si godeva i fulmini, l'aria fresca, il pc sul quale stavo lavorando da un ora e mezza, ha avuto la brillante idea di spegnersi in seguito a un calo di corrente dovuta al temporale.
si, il dover rifare il lavoro di un ora e mezza, è per me, piccolo omino dell'universo, è un avvenimento drammatico al quale non posso negare una gran bella madonna in veste stradali.
per evitare di prendermi dello stupido, sappiate che quel lavoro non poteva essere salvato e che io, cristiano di battesimo, non credente di fatto, ho pregato perchè non avvenisse quello che è puntualmente successo. invece mi trovo qui, a doverlo rifare, seduto comodamente su una sedia modello "sconfort", mentre sorseggio quell'aria fresca che il tempo ci sta concedendo.

lunedì, luglio 03, 2006

"Pronto?"
"Pronto"
"Pronto?"
"si..."
"Pronto"
"si mi DICA"


questo... l'inizio comunicazione che mi capita di avere per il 70% delle telefonate che ricevo io nel mio ufficio. siamo in 3 a poter rispondere. ma per qualche ragione astratta, codesti imbecilli li becco sempre io.
sono svariati, sopratutto uomini a essere così impacciati. la maggior parte delle volte devi proprio convicerli a parlare, come se aspettassero un consenso visivo che non posso dargli, così li devi tranquillizzare, dargli delle carezze affettuose con la voce. solo allora si scatena la bestia, e iniziano a parlare, iniziando con domande di routine alle quali rispondi senza pensare se effettivamente le conseguenze di una eventuale risposta sbagliata.
iniziano così le domande specifiche, perchè precisiamo, stiamo parlando proprio di loro! i "ricercatori di mercato" omuncoli sottopagati, disperati che pur di mangiare, si fanno carico del lavoro più rompi coglioni esistente per fabbriche che fanno statistiche con un margine di errore paragonabile alla dimostrazione dell'esistenza della barca di noè, con tanto di scheletri degli unicorni rimasti al porto.
se non resistite allo scatto d'ira, evitate di passare per dei cafoni e fatelo con classe.
alla loro domanda "volete che vi legga le norme sulla privecy per l'uso dei vostri dati?"
voi ditegli di SI. costoro vi leggeranno ben 3 pagine in scrittura 7 di diritti e pappardelle trite e ritrite che impiegheranno la simpatica/o interlocutore a sprecare almeno 30 minuti del loro tempo!.
Giordano. parliamone

A Giordano io collego in modo diretto due persone che hanno segnato in qualche modo la mia esistenza e quella di colleghi.
Il primo, è... o almeno lo era, un professore dell'ITIS che ho frequentato pe cinque anni, di una materia che fortunatamente non mi è toccato imparare. La sua Leggenda lo precedeva ovunque, si dice che la sua aurea negativa fosse portatrice di disgrazie; come non poter ricordare il ragazzo che (preferiamo non riesumarne il nome) dopo aver preso un brutto voto, avviandosi in sala mensa sulle scale incontrò l'innominabile, il quale lo toccò sulla spalla dicendogli: "andrà meglio la prossima volta!", appena voltato, e scomparso per il piano superiore, il ragazzo rotolò funestamente giù per le scale, rompendosi un braccio. questa è la più famosa delle Leggende, le altre, per paura, non sono mai state rese note al pubblico di sesso femminile e ai minori di 18 anni.
il secondo invece è, e sfortunatamente lo è tutt'ora, il quanto meno più famoso Mario Girdano. direttore del pluri premiato telegiornale Italia 1. (chi è lo stronzo che l'ha premiato?)
il ragazzo prodigio, che sembrava voler rivoluzionare il mondo, con il suo modo da 20 enne diplomato ad harward, appena assunto alla direzione del "telegiornale" di italia 1 sembrava la svolta neccessaria per mediaset ad avare un telegiornale non solo di nome ma anche di fatto.
invece mi ritrovo qui. dopo svariati anni di sua direzione, a mostrarmi sinceramente deluso e profondamente schifato dal lavoro che ha, e sta portando avanti.

giordano, la mia stima nei tuoi confronti è paragonabile a quella che ho verso un paragnosta

martedì, giugno 06, 2006

"la vita è una merda". frase alla moda? verita nascosta? per la maggiore, una scusa per non migliorarsi, ma questo non è un deterrente per potersi accontentare! ci sono certe cose che mastercard non può comprare e cose che la fede non può spiegare, cose che la scienza non può dimostrare, cose per cui vale la pena vivere, e scavare e scavare nella merda per trovare la corda del cesso.

lunedì, maggio 22, 2006

GLI ANTI-ECOLOGISTI!


Non ci volevo credere, esistono gli anti-ecologisti.
l'ho letto qui, in quest'articolo: http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/esteri/energy/energy/energy.html

in questo articolo, mi ha affascinato come gli anti-ecologisti fanno pubblicità positiva all'anitride carbonica, ad esempio la frase "I carburanti che producono Co2 ci hanno liberato da un mondo di lavori che ci spaccavano schiena, accendendo la nostra vita, permettendoci di creare e spostare le cose di cui abbiamo bisogno, le persone che amiamo". Ha scosso le mie membra e dopo una sonora risata, mi sono chiesto chi è l'imbecille che ha scritto queste cose. (Fred L. Smith, cercate in google)

Possiamo essere di destra o di sinistra, pro o contro gli ecologisti, ma penso che tutti dovremmo essere consapevoli che l'anitride carbonica prodotta dai motori a scoppio, è stato, ed è tutt'ora un ottima alternativa alla camera a gas in città.
Mi chiedo come oggi si possa affermare che l'anitride carbonica ci abbia salvato... ci ha industrializzato, ci ha permesso di muoverci ok, ma a che prezzo?
La loro posizione mi sembra del tutto ridicola, difendere l'inquinamento non lo vedo possibile dal punto di vista logico... mah.. qualcuno magari riesce a spiegarmi meglio il perchè della loro posizione? sono sempre pronto a ricredermi (non è vero).
l'uomo può commettere errori, ma una volta scoperti, vien logico pensare di correggerli. il perchè non sia stato fatto ad esempio in campo industriale, dove si usa ancora il carbone, e in campo automobilistico, dove si usa ancora la benzina, rimane tutt'ora per me un incognita alla quale nn so rispondere. anzi si, ma non ho intenzione di scriverlo (troppo lungo).

venerdì, maggio 19, 2006

E tuto intoro a tè, laife is naoo...
una telefonata allunga la vita, e rimedia uno scudetto.

La mia capacità di concepire il vero dal falso, il giusto dal sbagliato e infine una donna da un uomo, comincia a vacillare.
Per quanti anni riuscirò a mantenere il mio stato psicofisico inalterato? per quanto ancora riuscirò a guardare fuori dalla finestra e vedere l'albero decennale davanti casa invece che il progresso diffondersi?
forse non importa tanto sapere quando. forse la verà verità (scusate la doppietta) è sapere come.

quando ero bambino non vedevo, perchè non c'era niente da vedere.
i bambini parlano tra loro, e ci si comprendeva senza tanti problemi. oggi è un disastro.
io non capisco più nessuno. o per lo meno, li capisco ma non li comprendo.
sono stufo di certe persone, sono irritato a sentirle parlare. i loro argomenti oscillano in forma sinusoidale tra una stronzata più o meno interessante ad un'altra meno interessante, ma sempre di stronzate di tratta.
la superficialità sfocia dando i suoi frutti migliori quando si iniziano a trattare argomenti che comprendono una sfera al di fuori della loro personale.
non ci riesco più, parlare sta diventando sempre di più una rutine e non più voglia di scambiare idee.
le persone che la pensano in equalmodo (la sinusoidale, ricordate?) fanno gruppo, forte e solidale come del budino.
mi sento un idiota, ci ho provato ma proprio il risultato è quello di sentirmi un idiota.
esempio grezzo:
2 ragazze, incontrano una loro amica dopo mesi che non si vedono
"hei ciao! sono mesi che non ci vediamo"
"si hai ragione, hai visto l'ultima puntata di O.C.?"

e queste iniziano a parlare del telefilm in questione. il mio cervello, decisamente traumatizzato da codesta bambineria formulò istantaneamente 3 possibili soluzioni:
1) ucciderle
2) spiegargli come questi telefilm trattino sempre gli stessi argomenti, portando al limite del concepibile situazioni più o meno anormali e favorendo un'incapacità di pensiero autonomo poichè ci si fa suggestionare da questi ultimi per la risoluzione di problemi comuni a tutte le persone del mondo.
3) intervenire sull'argomento, dichiarando che beverly hill 90610 era molto più bello e interessante e che luke perry nel frattempo era morto di vecchiaia.

alla fine optai per la 4 soluzione, frutto di un efficace calcolo parametrico.
4) lasciarle fare, fare l'indifferente e assumere un'espressione da solitario misterioso e intellettuale così da suscitare interesse nei miei confronti.

ovviamente O.C. mi batte 2 a 1, e io mi limito a guardare le vetrine insieme ad un'altro ragazzo scocciato come me, ma tengo a preciare, meno di me.

l'ultima serata che ricordo con piacere, che mi è rimasta in testa, è stata quella passata con un mio amico, a parlare di economia e strategie di marketing possibili a finalizzare la nostra ricchezza e/o povertà. finimmo col pensare a un modo per brevettare e quindi chiederne i diritti (soldi) quando esse vengono usate. si, saremmo ricchi se riuscissimo a brevettare le vocali.
ovvio, non vorrei che pensiate male, o che tu pensi male (si proprio tu), altre serate alle quali non riuscirei a rinunciare sono quelle passate con lei, istigatrice dei miei più subdoli pensieri, musa del mio romanticismo, corpo di soddisfazioni, anima da amare.

martedì, maggio 02, 2006

bella, bellissima.
Era nato ormai un sentimento troppo grande da nascondere agli altri. tutti dovevano sapere cosa provavo per lei.
perchè lei è così bella, così superlativa...
Ero sicuro che lei provava lo stesso per me, me lo diveva il suo sguardo ogni qual volta che cadeva su di me.
Lei è molto timida, non parla con nessuno, tranne che con me. nei miei trent'anni di vita non ero mai riuscito a creare un rapporto così intimo, lei però mi spianò la strada e mi permise di avvicinarmi, di toccarla.
La baciai, così intensamente, che le tolsi il leggero trucco che aveva sulle sue fini labbra.
L'amavo, così tanto che non vedevo altro che lei.
Non mi era stato ancora possibile portarla fuori a cena per via del suo lavoro, che non poteva essere interrotto... mai.
Le mie attenzioni col tempo divennero forse eccessive nei suoi confronti, tanto da suscitare dubbi al suo datore di lavoro che mi squadrava ogni qual volta mettevo piede nel negozio.
Dovevo cambiare, dovevo portarla via da li. Si meritava di meglio.
andai verso sera, quando ormai il negozio stava per chiedere così da non trovare troppa gente, ero ormai pronto a tutto, anche rapirla.
"dlin dlon" la porta annunciò la mia entrata, e subito mi diressi al suo posto di lavoro.
la guardai, con le lacrime agli occhi gli domandai se voleva venire via con me, lontano da tutto questo schifo.
lei rimase immobile, e come sempre puntava il suo sguardo in alto, verso l'orizzionte nel quale confinava i suoi sogni. Le dissi che i suoi sogni erano i miei e che volevo farla felice, ma lei niente. di sasso.
arrivò l'inserviente, che noncurante delle mie lacrime, la spoglio... lei rimase nuda per qualche secondo, io, sgomentato, scappai via, capendo che lei non poteva essere mia. la voglia di morire mi prese e il primo ponte che trovai sarebbe stato il trampolino di lancio per il non ritorno.

l'inserviente rivestì l'amata con semplice bikini, era arrivata la stagione estiva, e lei continuo a lavorare, in quel lurido buco.

venerdì, aprile 21, 2006

l'ignoranza. questa brutta bestia. Che dire, non mi ritengo ignorante, ma forse... anzi si, lo sono pure io. Chi non lo è a questo mondo? Io conosco una minima parte di quello che mi circonda, di questo groviglio fatto di economia/politica/ problemi sociali.
E' un groviglio senza capo ne coda. Viviamo in una democrazia dove lo stato ci fa credere di avere ancora un minimo di scelta, un minimo di potere, quando invece nemmeno lo stato ne ha più... la politica è ormai sovrastata dall'economia, sono i padroni di quest'ultima che decidono per noi.
Siamo travolti da quest'ondata, che non può essere fermata se non da loro. Non può essere fermata da noi perchè siamo ignoranti. A loro ovviamente questo va bene, ci hanno ormai plagiato per bene. Contrastarli è difficoltoso, loro ti mettono al primo sgarro dei "tronchi" tra le ruote. La supremazia di questo credo, ormai più potente di quello che una volta era il potere ecclesiastico e ben nascosto, non si mette in evidenza, lavora quatto quatto, facendoti sembrare anzi, tutto questo un bene.
Ma ora basta con queste righe politic correct che stanno sulle balle a tante persone, non sono qui per insegnarvi qualcosa che io devo ancora studiare, no.... ho solo scritto i miei pensieri, senza pretese strane.
ultimo punto:
se ci fossero persone intelligenti a governare nei vari vertici non saremmo ridotti così, e se non ci fossero così tanti ignoranti che popolano il mondo probabilmente non saremmo ridotti così.

no no, i miei discorsi sono un vero schifo e questo ne è un esempio, ho idee in testa molto interessanti, ma non riesco a esporle in un discorso continuo e interessante per l'interlocutore... ormai sto malloppo di righe lo pubblico, solamente perchè ci ho speso più di 30 minuti. adios.

martedì, aprile 04, 2006

PAROLE SPENSIERATE

Io sono pazzo, non cercate di capirmi poichè voi non lo siete. "stardust"
Pazzi, gli unici a esserlo sono coloro che credono di non esserlo.
I mietitori della verità, i falsari delle dottrine convenzionali, gli usurai del cristo pronti a tutto tranne che a loro stessi.
La feccia di satana, i Paladini di Dio...
riuniti per rompere i coglioni agli esseri viventi liberi e innocenti.
come quel coso, quel bebè uscito da una lavatrice, bagnato di quell'acqua benedetta dall'uomo che morì ingiustamente per noi poveri "cristi".
E' a lui che dobbiamo quel poco di buon senso che ci permette di mangiare e defecare assieme.
Senza di lui il mondo sarebbe sopraffatto da quegli esseri viventi, clinicamente parlando, senza odio e ragione capaci di uccidere per un porco qualsiasi.
E per tutto questo dobbiamo ringraziarlo...

GRAZIE ELVIS

venerdì, marzo 31, 2006

col canto dell'uccello mi svegliai;
con un bastone mi incamminai;
con una verga coltivai;
con una banana mi sfamai;
con un fallo mi infortunai;
con un pacco mi imbucai;
contro un pilone mi schiantai;
solo un pesce mangiai;

che giornata del cazzo passai.

giovedì, marzo 23, 2006

Gente. quell'ammasso di uomini e donne che costellano la superficie terrestre di un pianeta nostro, e di nessun altro.
Mondo. quell'ammasso di terra, acqua e fuoco che per leggi fisiche rotola su se stesso comprimento il tutto verso il suo centro dando al mondo la famosa forma rotonda.
Universo. quell'ammasso di mondi...

Oggi mi son svegliato male, e volevo condividere con l'universo questi miei pensieri.

La Gente, notoriamente soprannominata specie umanoide, arriva a un certo punto della propria vita dove si fa delle domande, domande molto profonde. infatti la maggior parte che se le fanno, oltre a non saper dare risposta, si chiedono il significato della domanda... e successivamente il perchè se la sono posta proprio quando stanno trasmettendo l'ultima puntata di Dawson's Creek.

Quindi, tralasciando la fase dei 5 anni, dove il bambino quando è al cesso emette uno stronzo, corre dalla mamma chiedendogli cos'è e sopratutto perchè esce dal suo sederino, passiamo quindi alla fase adolescienziale.
Qui il ragazzo si fa le sue prime seghe, che avete capito... quelle mentali!
Le domande sono ovvie: perchè Dio ci deve guardare 24 ore su 24, perchè sento una fitta allo stomaco, perchè il Dodò si è estinto, e infine la domanda più importante, che cambierà la sua esistenza. Perchè esistiamo.
l'età alla quale il cervello avvia la domanda normalmente si aggira tra i 14 e i 45 anni.
Si. Ci sono 40 enni che sono ancora bambini.
La Domanda è d'obbligo per tutti secondo me, e andrebbe affrontata in solitaria da ognuno di noi.
a questo punto possono succedere 2 cose:
1) le seghe mentali si trasformano in materiali -> abbandono totale con conseguente buco incolmabile nella propria vita.
2) le seghe mentali trovano risposta nella fede o in parole di terzi. -> ignoranza
3) le seghe mentali vengono elaborate fino alla propria personale considerazione -> completamento della propria esistenza
3a) piccola variazione della 3, praticamente non si trova risposta, si rimane in uno stato di catalessi / vegetalità permanente. -> morte mentale e/o pazzia da manicomio.

penso che noi tutti dobbiamo avere dubbi sulla vita e in vita. non ho dubbi su questo...
ne dubitavate per caso?

mercoledì, marzo 15, 2006

mi son svegliato un po strano stamattina, avevo la testa tra le nuvole.
un po' mogio, un po' provato da non so quale avvenimento.
pure il cesso stamattina era un po' scontroso, naque così subito una accesa discussione.
alla fine la vinsi io, lo smerdai completamente.

martedì, febbraio 28, 2006

Da Parigi vengo, io uomo, alieno per loro.
Un mondo a parte, dove nel centro si scatena la stravaganza e il trasgressivo più insulso incondizionato.
Ero sempre riscito a evitarli quei posti, ma insieme ai colleghi di lavoro non ho potuto evitarlo. Il locale si chiamava Cabaret e si stava andando li per una semplice cena... pensavo che avremmo mangiato dei comici...
Un locale veramente fashion, a fianco del Louvre (mica merda insomma), dove chi ti lustrava le scarpe guadagna più di me e te messi assieme ed era stato un ex modello/a.
Ci sediamo, dopo aver dato il cappotto a un ex eroinomane, troviamo già il Menù a fianco delle forchette. Scelgo i piatti più volgari, ordiniamo il vino più IN.
Il vino è una mazzata e io sono OUT. Troppo secco per me.
Arrivano gli antipasti, la ex-spogliarellista che impersona la cameriara fa volare un bicchiere e per poco un piatto in faccia a una collega. Simpatica, niente da dire. Ma decisamente più OUT di me. Non oso immaginare cosa gira nel retro bottega di quel locale. Cucina molto ricercata, sopratutto nell'incularti. Ma che c'è da stupirsi? Lo si sapeva già.
Belli da vedere, non sufficenti per mangiare.
Ma il tutto era ancora molto fashion, i piatti, i bicchieri, la luce soffusa. E' tutto molto chic.
Sono le 11 e mezza, la voglia di star li è indiscutibilmente bassa ma lo si fa comunque.
Cambiamo stanza, e arriviamo in una sorta di discoteca ancora spenta. Ad aspettarci li, due loschi figuri che parlano in un intervista davanti a delle telecamere. Si... penso di essere finito in televisione, su non so quale canale porno a pagamento su sky, "ciao mamma!"

Finita l'intervista la gente inzia a muoveri, gente di vari costumi e non, inizia a passarci davanti, vagando per quello spazio circoscritto in cerca di qualcosa...
Sento voci familiari: "quanta FIGA! guarda quella! che zoccole", questi i commenti ripetitivi ma pieni di charm che mi investono le orecchie. Ed ecco che inizio a vedere i classici, ma sempre di moda, personaggi da discoteca.
1) Il ricco, cesso e sempre accompagnato da cavallona scollata che guarda tutti tranne lui, anche se le sue coscie lo accompagnano come un cagnolino .
2) Le coppie, che non sanno come buttare via il proprio tempo, e vengono in questi posti a ballare...
3) Gli sfigati, che si isolano dal gruppo, fanno gli emarginati, che ti guardano, ti sfidano, e si danno un tono accovacciando la schiena e fumandosi una sigaretta. davvero queste le persone più inutili che puoi trovare.
4) I marpioni, ovvero la maggior parte di carne che popola questo pollaio. Slacciata la cintura delle inibizioni si lanciano in questi balli privi di senso in cerca della polla da castigare col proprio sguardo e sperare di riceverne una approvazione, un qualcosa che li faccia sentire Grandi...
5) I pesci fuor d'acqua, io.

E' qui, che la superficialità trova il proprio pane, queste marionette mosse da un tunz tunz incessante, dove ci si diverte e basta.
Amarezza, tristezza... è quello che provo quando vedo tutto ciò.
Risento nella mia testa Stayin' Alive dei Bee Gees e quasi quasi mi ci vedo in quel contesto. Dove si affrontava tutto ciò con uno spirtito secondo me completamente diverso, meno superficiale, più divertete.
Quella sera io ho visto solo faccie assessuate, sguardi vogliosi, risate quasi nulle. Carne che mangia carne ma senza le forchette e senza fame.
Non vedo la voglia di ballare e divertirsi nei loro sguardi, solo la voglia di mischiarsi e cercare il proprio angolino di esibizionismo.

giovedì, febbraio 09, 2006

premetto... non lo mai voluto, ma è successo.


la giornata era quasi finita, un po' di stanchezza, ma tutto rietrava nella normalità.
un "ciao ciao", un "buona serata" ai colleghi e colleghe di lavoro e via, verso casa.
uscito dal portone vedo come dio ha deciso di manifestare la sua benevolenza nei miei confronti. pioggia... pioggia torrida batteva sopra la mia testa, questo portò a un'inevitabile conseguenza. la mia benevolenza nei suoi confronti si manifestò come per reazione chimica "pordo D... ogni goccia di pioggia per tre volte".
ma non è di questo che volevo parlarvi in realtà.
questa era solo la premessa secondaria...


la mente, sollevata da obblighi morali e obblighi civili era ubriaca, e senza accorgemente era già nella mia bocca...nella mia bocca. ne assaporai il gusto, buono... ma sapevo che quello che stavo facendo era sbagliato.
un attimo di lucidità, dovevo servirmene subito per respingere tutto questo.
"no! ancora un poco", il diavolo mi tentava, ma riuscì a resistere. me ne pentì subito, ero consapevole del danno che avevo fatto...
il tempo di rendermene conto ed era nuovamente nella mia bocca, il gusto era troppo buono per resistere. ancora un minuto così... passò in un lampo. ne ero non so come attratto... inspiegabilemente...
"si continua così!" si fece risentire... il diavolo maligno...
"NO! NO! E' SBAGLIATO!!" mi dissi e respinsi ancora una volta la tentazione di continuare.. il danno si iniziò a tramutare in dolore... quanto vorrei non aver mai inziato. invece eccomi qui; a dover subirne le conseguenze di qualcosa che si riperquoterà sicuramente nelle mia vita prossima.
"SU, ORMAI L'HAI INIZIATO! FINISCI!"
"NO! NON POSSO!! O MIO DIO COSA HO FATTO!!??"
"NON HAI FATTO NIENTE DI MALE, E ORA SU...CONTINUA"
come fare a resistere alla tentazione... ormai ne ero dentro fino al collo. il diavolo ne aveva preso il controllo.
questa volta non mi accontentai di assaporarne il sapore... morsicai, per apprezzarne il vero gusto.
il dolore questa volta si tramutò in ferita aperta. il sangue ne fuoriusciva...
"CAZZO, LO SAPEVO...QUESTA VOLTA BASTA!"



mi mangiai talmente tanto l'unghia che mi feci uscire il sangue da una sporgenza del dito... che male atroce...

giovedì, febbraio 02, 2006

ma da chi diavolo sono circondato? la sensazione di essere l'unico in mezzo a una massa biforme mi punzecchia come una zanzara rompicoglioni; mi giro a destra... e vedo esseri umani, mi giro a sinistra e... non vedo nessuno, dietro di me... per fortuna non c'è nessuno, e d'avanti a me... degli esseri umani. eppure mi sembrano strani, certi chiusi in una crisalide che mai romperanno, altri usciti da un manicomio gestito da psicopatici, poche le persone normali . sono veramente stufo, anzi no. non fa niente. ogni persona è libera di fare quello che vuole. siamo in uno stato democratico.

sticazzi!

ma a parte questo chi deteiene la normalità? fuori dalla normalità, superata quella soglia di anormalità si è pazzi? deficenti? superiori?

non sono normale io, o almeno, secondo quello che penso sia la normalità dei giorni nostri.
e con questo non vi voglio dire che cago per le strade e mangio cipo liofilizzato, ma che ho ideali, sogni e obiettivi che escono da quello che le statistiche definiscono "abitudini e comportamenti normali".

questo dannato, bastardissimo, figlio della merda che ho cagato per strada, termine che usano gli statisti... ovvero "normale".

ha davvero un potere allucinante; infatti se esci dalla normalità, per gli stessi "normali" diventi automaticamente, per via di una qualche macro inventada da Dio in persona, uno Stronzo.
e una volta diventato uno stronzo... l'unico posto che puoi occupare nella società è... prova a immaginare un po'.



a fianco dello stronzo che ho cagato per strada...

lunedì, gennaio 30, 2006

Mentre la neve è ormai un ricordo abbandonato ai bordi stradali,
il "sogno di una mezza estate" raffiora tra le brezze delle nuvole,
che come una slip mezza abbassata, fanno intravedere il
paradiso perduto.
ieri sera, stavo riflettendo sulle cose che oggi giorno mi potrebbero procurare quelle emozioni pure ed innocenti che solo quando non capivo una mazza di politica potevo avere... quelle cose che da bambini ci strappavano un sorriso genuino, una lacrima di gioia... ebbene, sono arrivato alla conclusione che quella "cosa" che mi provocherebbe tutto ciò, sarebbe la visione di una di queste splendide creature, le testuggini giganti, specie notoriamente a rischio...
il sol pensiero mi investe di bambinesca euforia.

così forti, timide, goffe... non penso sia l'animale che mi rappresenti (di questo ne parleremo più avanti), più un qualcosa di represso, qualcosa che mi lega all'infanzia e per la quale farei i salti di gioia.
penso che sia giusto dare sfogo a queste primitive emozioni, che alla fine sono quelle che riempono di più lo spazio creatosi durante le giornate passate davanti a un pc facendo lavori barbosi.

venerdì, gennaio 27, 2006

stamani mi sveglio e con euforico stupore noto che fiocchi di neve grossi come capezzoli scendono a mo' di forfora su quel letto di catrame dove più persone hanno perso la vita.
mi sono alzato con una gran voglia di fare il nulla più assoluto, ma aimè... mi tocca andare a lavorare.
Infatti è da lavoro che sto scrivendo queste righe, che assomigliano di più a l'inizio di un "caro diario".
devo essere sincero con voi. se non vedete le maiuscole prendetevela con la mancanza della correzzione automatica di questo form. poichè io, abituato come sono a scrivere velocemente a mo' di dattilografo, non posso permettermi di distrarmi per schiacciare uno shif di troppo. o lo fa lui, o io non lo faccio. il sindacato mi da ragione.

cmq, siamo qui, a stupirci del perchè nevica così tanto, ma cazzo... siamo solamente a metà gennaio! a me pare più che normale... e mentre in siberia muoiono di freddo, e per muoiono, intendo proprio letteralmente muoiono, noi siamo qui a dire che fa freddo. beh... effettivamente, togliando i falsi moralismi... fa freddo sul serio cazzo.

P.S. qual'è il disegno più complicato che avete fatto sulla neve con la pipì? ovviamente un disegno semplice fatto da una donna vale molto di più di un disegno fatto da un uomo. insomma... per loro, sarebbe come scrivere con i piedi invece che con le mani, abbiate un minimo di comprensione.

giovedì, gennaio 26, 2006

ho 21 anni, quasi 22 per l'esattezza. mi considero uno di voi, uno qualunque, uno dei tanti.
in questo spazio web, che probabilmente verrà letto soltanto da me e qualche nano bagongo pagato dal sottoscritto, scrivero miei pensieri. dai più stupidi ai più riflessivi, passando dal romantico al cinico di turno.

Per i suggestionabili è pregata la visione dei seguenti messaggi (se mai ce ne saranno) in presenza di uno specchio.
Così, nel caso vi venisse schifo nel leggere i miei pensieri, potete sempre girarvi e guardarvi allo specchio e trovare di peggio.

P.S. non sono qui per dettar legge e/o pretendere che voi mi capiate e/o seguiate alla lettera i miei consigli e/o varie ed eventuali. quindi, vedi tu.

P.S.S." benvenuti al jurassic park! " (cit)