lunedì, aprile 30, 2007



Amore a prima vista.

Dio li fa e poi li accoppia.

Colpo di fulmine a 220 volt.

Ecco cosa ci ha uniti, la passione per un tubo catodico strano... lo vidi tra la spazzatura, e lo salvai.
Tra stampanti a nastro, e stupidi PC senz'anima, spiccava Nif. Chiedeva aiuto.
Ed ora eccoci qui, a gridare al mondo che lui è ancora VIVO!!
Non verrà dimenticato, no... non da me.

giovedì, aprile 19, 2007




L'evoluzione della specie. La scimmia non ci sarebbe mai arrivata.
Con questo penso che l'uomo abbia raggiunto la vetta dell'inventiva.
Ora possiamo estinguerci come è giusto che sia.

mercoledì, aprile 18, 2007


LA NON VOGLIA



Vi giuro, ho ancora mezz'ora alla conclusione di questa giornata lavorativa.
Vedo sulla mia scrivania un sacco di sporcizia e nient'altro.
Dovrei pulirla. Vorrei pulire questo casino immondo.
Ma non ho voglia.

Come non ho scuse ancestrali per giustificare la mia pigrizia.
Sono qui, che aspetto passivamente la fine. Gli occhi mi bruciano parzialmente, ho un poco di fame e ho caldo.

La mia scrivania deve essere pulita. Troverò il tempo e la voglia domani.

Questa è una frase che ho detto ieri, l'altro ieri, 3 giorni fa, 4 ....

lunedì, aprile 16, 2007

OGNI TRAGICO LUNEDI MATTINA

Stanotte ho fatto un incubo. Un incubo affascinante.
Ero in camera mia, quando i miei genitori mi chiamano in sala.
Arrivato in sala mi sono ritrovato davanti uno spettacolo a dir poco apocalittico.
Premessa, io abito sul lato di una collina, con davanti aperta campagna e più avanti un'altra colina.
Pioveva, a dirotto, e la campagna davanti a me era sommersa dalle acque, e la collina davanti alla nostra era praticamente una cascata.
Ne rimasi colpito, ma il primo pensiero che mi venne in mente fu:
"Quanto deve venire bene una foto fatta in quella posizione"
Questo fu il mio pensiero, mentre vedevo chiaramente le case dei vicini, le case dei lontani vicini, distrutte, con corpi che venivano trasportati dalla corrente, e probabilmente la mia casa che stava per essere smembrata da qualche slavina e quindi la nostra incombente morte. Ma il mio primo pensiero fu quello di fare una foto...

Mi sveglio con quell'immagine, la gola strozzata dal catarro e un ottimo mal di testa da sinusite.
Dopo aver infierito inutilmente e gratuitamente sulla madonna e tutti i suoi cari, mi alzai a fatica e a tentoni raggiunsi il cesso.
Dovete sapere che il cesso, il lunedi mattina è come l'oasi in un deserto tartaro.
Ora sono sveglio. ho ancora mal di gola, e ho ancora mal di testa, non sempre il cesso regala la gioia, ma quanto meno non ho più la ruggine agli occhi ed ora riesco ad aprirli.
Una volta colazionato mi dirigo in ditta per fare presenza.
Arrivo e vedo solo faccie sconvolte, gente che si sta immaginando il mare, la montagna, la città, il deserto... qualunque cosa che non abbia a che fare con le mura della ditta.

Facciamo il punto della situazione, userò il plurale per via della generalizzazzione degli orari lavorativi di noi tutti.
1) Lavoriamo 8 ore al giorno, che per la maggiore diventano 10 considerando la pausa pranzo nella quale si riesce a mangiare e nient'altro.
2) Le 10 ore sono solitamente incentrate nella giornata, quindi dalle 8:30 alle 18:00/18:30 di sera ovvero orario di apertura e chiusara dei negozi.
3) Oltre al lavoro una persona normale pretende giustamente di poter fare altro nella vita ovvero: Attività fisica, rapporti personali con amici o partner, svago personale, impegni famigliari.
4) Otteniamo che durante la settimana lavorativa le ore della nostra vita sono impegnate, TUTTE.
5) Nei weekend uno da libero sfogo come può ad attività che richiedono più di due ore, cercando di sfruttare le ore "LIBERE"

Risultato: Morte celebrale, coma etilico, ricerca di stupefacenti, voglia di morire, stress, mal di denti, mal di capelli, mal d'uccello.

Insomma, viviamo per lavorare, la mia conclusione non sono certamente nulla di nuovo e non pretendo che lo siano, solo voglio che si sappia che io so e di conseguenza che voi sapete di sapere che io so che voi sapete.
Che bello che è il lunedi mattina.

venerdì, aprile 06, 2007

Sto cercando disperatamente qualcosa.
Apro il cassetto alla mia sinistra, trovo solo scartoffie di lavoro, penne e null'altro. Guardo sulla mia scrivania, che pare un campo minato, sposto qualunque oggetto sperando di trovarci sotto qualcosa. Ma niente. Ottengo solo una scrivania disordinata. Mi palpo le tasche, spio negli uffici altrui.
NIENTE. Non riesco a trovare qualcosa che mi aggrada.
Mi dispero, so che se non la troverò, di me, andrà avanti solo un pezzo.
Senza, la mia vita non sarà nulla. Senza, la mia vita non avrà senso.
Sto perdendo il senno e i muri assopiscono i colpi della mia testa. Testa smarrita, testa imburrata.
Ma che sto cercando... Ma dove sto cercando.
Crediamo nella casualità? Nel destino? Crediamo che qualcosa ci trovi prima che sia troppo tardi.
Forse dovrei stare fermo ad aspettarla, forse a furia di cercarla rischio di indispettirla e non trovarla mai.
Forse sto semplicemente impazzendo, forse sto dicendo troppe volte forse. Probabilmente è così.
Qualcuno oggi vuole trovare qualcosa e sa che non la troverà, sa che non verrà capito, sa che isolarsi da solo è meglio che essere isolati dagli altri.
Mi domando come mai non sono un banale essere umano come tanti, mi domando se cercare qualcosa sia da squilibrati o ci passano tutti prima o poi.
Vorrà essere mai trovata questo qualcosa?

Niente come non detto. l'avevo lasciato in macchina.
Happy birthday Mr. Nobody