lunedì, aprile 16, 2007

OGNI TRAGICO LUNEDI MATTINA

Stanotte ho fatto un incubo. Un incubo affascinante.
Ero in camera mia, quando i miei genitori mi chiamano in sala.
Arrivato in sala mi sono ritrovato davanti uno spettacolo a dir poco apocalittico.
Premessa, io abito sul lato di una collina, con davanti aperta campagna e più avanti un'altra colina.
Pioveva, a dirotto, e la campagna davanti a me era sommersa dalle acque, e la collina davanti alla nostra era praticamente una cascata.
Ne rimasi colpito, ma il primo pensiero che mi venne in mente fu:
"Quanto deve venire bene una foto fatta in quella posizione"
Questo fu il mio pensiero, mentre vedevo chiaramente le case dei vicini, le case dei lontani vicini, distrutte, con corpi che venivano trasportati dalla corrente, e probabilmente la mia casa che stava per essere smembrata da qualche slavina e quindi la nostra incombente morte. Ma il mio primo pensiero fu quello di fare una foto...

Mi sveglio con quell'immagine, la gola strozzata dal catarro e un ottimo mal di testa da sinusite.
Dopo aver infierito inutilmente e gratuitamente sulla madonna e tutti i suoi cari, mi alzai a fatica e a tentoni raggiunsi il cesso.
Dovete sapere che il cesso, il lunedi mattina è come l'oasi in un deserto tartaro.
Ora sono sveglio. ho ancora mal di gola, e ho ancora mal di testa, non sempre il cesso regala la gioia, ma quanto meno non ho più la ruggine agli occhi ed ora riesco ad aprirli.
Una volta colazionato mi dirigo in ditta per fare presenza.
Arrivo e vedo solo faccie sconvolte, gente che si sta immaginando il mare, la montagna, la città, il deserto... qualunque cosa che non abbia a che fare con le mura della ditta.

Facciamo il punto della situazione, userò il plurale per via della generalizzazzione degli orari lavorativi di noi tutti.
1) Lavoriamo 8 ore al giorno, che per la maggiore diventano 10 considerando la pausa pranzo nella quale si riesce a mangiare e nient'altro.
2) Le 10 ore sono solitamente incentrate nella giornata, quindi dalle 8:30 alle 18:00/18:30 di sera ovvero orario di apertura e chiusara dei negozi.
3) Oltre al lavoro una persona normale pretende giustamente di poter fare altro nella vita ovvero: Attività fisica, rapporti personali con amici o partner, svago personale, impegni famigliari.
4) Otteniamo che durante la settimana lavorativa le ore della nostra vita sono impegnate, TUTTE.
5) Nei weekend uno da libero sfogo come può ad attività che richiedono più di due ore, cercando di sfruttare le ore "LIBERE"

Risultato: Morte celebrale, coma etilico, ricerca di stupefacenti, voglia di morire, stress, mal di denti, mal di capelli, mal d'uccello.

Insomma, viviamo per lavorare, la mia conclusione non sono certamente nulla di nuovo e non pretendo che lo siano, solo voglio che si sappia che io so e di conseguenza che voi sapete di sapere che io so che voi sapete.
Che bello che è il lunedi mattina.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"Dopo aver infierito inutilmente e gratuitamente sulla madonna e tutti i suoi cari, mi alzai a fatica e a tentoni raggiunsi il cesso."

La classe,l'eleganza,la magnificenza. Grande. Ti meriti il Piltzer per questa frase d'antologia.

Anonimo ha detto...

volevo scrivere Pulitzer ma fa niente...


-Luigi-

guardianoperso ha detto...

grazie zakk! mi rendi felice! ma non pensi di esagerare col premio?

Anonimo ha detto...

No, con quella frase hai reso la mia vita migliore.

-Luigi-