mercoledì, ottobre 25, 2006

Kyle's Mom's A B****

Volevo solo rendervi partecipi di questa stupenda canzone cantata in south park.
Notare il testo elaborato e ricercatissimo. Se riuscite a non ridere... scusatemi!

lunedì, ottobre 23, 2006

Toccata e Fuga.

Cioè, io oggi ho visto una bella ragazza, due tette così, allora gli ho chiesto se voleva fare sesso con me, con discrezione ovviamente, allora lei mi ha detto di si, che lo avrebbe fatto molto volentieri, ma io, gran burlune gli ho detto di no e lei ci è rimasta male, e ho goduto all'idea, insomma, alla fine l'importante è venire.

mercoledì, ottobre 18, 2006


è vero... che grazie all'elettricità il mondo della materia è diventato un nervo enorme, vibrante per migliaia di miglia in un battibaleno? Anzi: il globo è una testa enorme, un cervello pervaso di intelligenza. Oppure non si può più dire che sia anch'essa un pensiero, nient'altro che un pensiero, e non più la materia che credevamo?


Nathaniel Hawthorne 1851.

Costui signori e signori ha anticipato il mondo con questo pensiero.
Signori e signori, immaginare qualcosa di fantascientifico oggi, vol dire vederlo realizzato tra meno di 50 anni.
Signori e signori, non esiste una realtà stabile. Solo un susseguirsi di eventi che inesorabilmente portano a un mutamento che influenzerà la nostra vita.
Signori e signori, le signore non sono menzionate perchè "Signori e signori" mi suona meglio di "Signori e signore".

giovedì, ottobre 12, 2006

Io amo i Blind Guardian. E' bene che lo sappiate, come premessa a questo articolo, che non apprezzerà nessuno. E per nessuno, intendo proprio NESSUNO.

Nessuno perchè il quartetto di Krefeld mi regala emozioni uniche, che nessun'altro riesce a percepire. Ed è per questo, che con un anno di anticipo, ho comprato il biglietto del loro concerto, avvenuto 2 sere fà, il 10 Ottobre 2006.
Nemmeno ora, a distanza di due giorni, non riesco a metter giù scritto quello che ho provato in loro presenza. E' IMPOSSIBILE. Loro sono il mio secondo amore.
Ma parliamo del concerto.

Iniziando con INTO THE STORM la folla è esplosa, ormai in attesa da svariati minuti il loro ingresso, ed è un bagno di sudore. Siamo tutti conciati uguale, tutti con una maglietta dei Guardian, tutti conosciamo le parole e tutti quanti cantiamo come forsennati, e la mia povera gola, da tempo fuori allenamento subisce il trauma da concerto.
MA CHISSENEFREGA! E via! La banda continua a folgorarci con "Born In The Mourning Hall", "The Script For My Requiem", "Valhalla" per poi riposarci con "A Past And The Future Secrect", la magia ora è palpabile...
Il debutto delle nuove canzoni come "Fly" e "Another Strange Of Me" suonano alla grande in sede live, lo stile Blind è ineguagliabile.
Si continua con "Bright Eyes", "Nightfall", "I'Alive" e si conlude con due epiche "Song" che mi fanno piangere dalla gioia.
La prima è "The Bard Song (In The Forest)" che tutti noi richiedevamo già da tempo.
Dovete sapere che questa canzone, per i fan dei Blind, è un po' come cantare "imagine di John Lennon" per degli hippy.
Le chitarre acustiche iniziano a disegnare e noi siamo la voce, noi siamo i Blind Guardian, noi siamo i Bardi uniti in un atmosfera non comprensibile. Fantastico. Sublime. Non Paragonabile.

Ci si saluta invece con "Mirror Mirror", e una volta a casa, di fronte allo specchio sorrido e ascolto il battito del mio cuore battere ancora le note dei Guardiani Ciechi. Grazie



p.m. ovviamente ringrazio Grillo, il Mio ritrovato amico per la compagnia fattami nel viaggio e durante il concerto. GRAZIE!!!

martedì, ottobre 03, 2006



Eccomi qui, di fronte a i più bei pezzi di metallo che ci sono nel mondo.
Ricordo che circa sei mesi fa, scrissi uno dei primi veri ariticoli di questo blog, che per l'appunto trattava la mia gita lavorativa a Parigi, e volente o nolente rieccomi qui a festeggiare la simbolica apertura del mio blog. Infatti, dopo 6 mesi, sono stato catapultato nuovamente nella città dei poeti maledetti. Questa volta un po' meno alieno delle volte scorse, questa volta ero già rassegnato.
Si, rassegnato a dover stare circa 12 ore al giorno in una fiera e sentire il richiamo delle "Rue" che pregavano di essere viste.
Rispetto all'anno scorso, dove siamo andati a mangiare in un locale di ex-modelle datesi alla prostituzione, abbiamo avuto la fortuna di cenare in un locale ibernato agli anni 30. L'atmosfera cattura subito la mia attenzione, luci soffuse, svariate candele sostituiscono elettrodi in muovimento sui tavoli e con molta probabilità lo sporco... Ma l'atmosfera è grande, e allo stesso tempo richiama intimità che non posso condividere con chi vorrei, perchè lei si trovava a 900 km dal mio tavolo.
La lista cibi è come di consueto ricercata ma misera, infatti non mi ci è voluto molto per decidere l'antipasto. E se inizialmente disperato e infastidito dal menu esclusivamente in francese, ho successivamente preso coraggio e ordinato le uniche cose che riconoscevo tra le righe di parole odiose piene di j di è e é : tonno e carne. facile. sicuro.
Mentre sto mangiando il mio antipasto di tonno, servito in un bicchiere da coktail ( ? ) il palco, prima inanimato, prende vita e un singolare gruppo jazz apre le danze. La ricetta è semplice, un Pianista, Un Bassista, un Batterista e una Cantante.
Stupefacente, il jazz dal vivo mi lascia stupefatto, il piano è molto dolce, la batteria soffusa, il contrabbasso rombante e la voce della cantante è da disco di platino.
Ho quasi finito la carne, un bufalo pregiato, o spezie pregiate non so di preciso cosa dia l'ottimo gusto, e manco mi interessa, me la gusto e il gruppo jazz prende una pausa. Torno a rilassarmi, 5 minuti e una nuova musica, più dirompente di prima, esce dalle casse acustiche e una ballerina vestina in linea con le mode che correvano negli anni 30, grosse piume e orribili scarpe, scende per le scale e inizia a dare voce alla musica, un po' da bordello, ma molto chic. L'esibizione dura 10 minuti, e la gallina dalle piume nere abbandona la sala tra svariati applausi. Ma le sorprese per noi clienti non sono finite, e un simpatico omino nero arriva sul palco e dopo un saluto, parte un numero di tip tap che mi ha lasciato a bocca aperta. Applausi anche per lui.
I numeri sono però finiti, il cibo pure, e ci si appresta ad uscire e dirigerci in hotel. In camera contemplo la serata, mi faccio una doccia e accendo la tv, per provare l'orrore del parlato francese, 10 minuti e spengo... è troppo per quell'ora.
Spengo la luce, e dedico gli ultimi respiri, gli ultimi pensieri a lei, pensieri che spero giungano a destinazione, pensieri da 900 km.

lunedì, ottobre 02, 2006



Vorrei saper suonare... per essere ritratto in questa situazione.

Spero di poter ancora imparare, spero di non perdere quest'unica, irripetibile... occasione chiamata Vita.