venerdì, dicembre 07, 2007



Si, sono queste le immagini che mi piacciono.
Una valletta con idee politiche salde al terreno, cosa c'è di meglio di una persona in parlamento che può parlare, e proporre sue idee senza una formazione giuridico/politiche?
Perchè gli italiani hanno bisogno di una figura riconoscibile da seguire, poi che spari cazzate è un altro discorso.
Va bè...

sabato, novembre 10, 2007

Ci pensi per anni, ed ogni anno di più, anche se più concretamente non accetti di essere separato da un qualcosa al quale sei attaccato nel profondo, da ormai 14 anni.
Oggi, abbiamo deciso di smettere di farla soffrire, il mio cane. Il mio primo vero cane col quale sono praticamente cresciuto.
Bisogna accettare anche se a malincuore la fine di essere che ha dovuto lottare per vivere, superare varie peripezie che la vita gli aveva posto davanti al muso.
Ma a 13 anni e 11 mesi e mezzo è troppo. La sua vita l'ha vissuta, ci ha donato la sua vita, in compagnia, strilli e quant'altro che un cane possa dare. Non so se è possibile, ma io prima le ho parlato, sussurrandole all'orecchio ciò che davvero provo per lei, e spero che sappia quanto bene le vogliamo.
Erano anni che non piangevo così naturalmente, così giustamente. Perché questa non è una separazione, ma un addio.
E so che tra una 10 d'anni la ricorderò sorridendo, non piangerò tra dieci anni per la sua morte. Nemmeno tra 2 mesi, sarà tutto passato. Ma ora lo sto vivendo, il conto alla rovescia che separa il mio cane, Roxy, dall'arrivo della morte sotto mentite spoglie. Un conto alla rovescia che inevitabilmente ti mangia dentro, vorresti fare tante cose che però non puoi fare, perché lei, è li per terra che fa fatica a respirare e a camminare, ma starò con lei comunque, sperando che mi sappia ascoltare.
Anche se non ci sono parole giuste, lei mi capirà.

Buona notte piccola Roxy.

martedì, ottobre 16, 2007

Il problema Odierno è causato dal pene.

E' un peccato doverlo affermare così, ma l'immagine è questa.
Pensate alle serate che si potrebbero investire per vedersi con un gruppo di persone alle quali si tiene molto, pensate alla probabilità di riuscita di una cosa del genere. Tenersi un giorno fisso a settimana per fare queste "reunion" non dura per sempre, è un'ottimo metodo, ma non funziona per molto. Perchè?
Ve lo spiego brevemente.
Ognuno, come si suol dire, ha i cazzi suoi.
Quindi ne deduco che il gruppo a una valangata di cazzi propri da fare.
Insomma, siamo sommersi da una valanga di cazzi, e non siate maliziosi...

Conclusione:

Meno cazzi, meno problemi.

domenica, ottobre 14, 2007

Azioni inconsce.

Sono ogni volta sorpreso dalla stupidità che mi perseguita.
Ci sono un sacco di azioni che ormai compio senza accorgermente, altre invece che hanno bisogno di un pensiero, un ragionamento che la mobiliti.
Senza un'ottima premessa per descrivere la favolosa mente umana, che in un qualche modo mi aiuta a vivere di giorni in giorno.
Eppure no.
Ultimamente ci faccio più attenzione e me le sto segnando, e rigorosi calcoli statistici mi hanno portato a queste conclusioni:
Sono un Fuso di Testa.
Ma mi piace pensarla in un altro modo, ovvero che questa deficenza è un semplice riallineamento cosmico. Mi spiego meglio.
Alcune mie facoltà spiccano più del normale e quest'ultima non fa altro che portare i livelli generali nella norma umana.
E già... non vi ha convinto questa mia teoria vero?

Il mio problema comunque rimane, molte volte faccio cose senza accorgermene dalle quali ne ricavo due conseguenze principali.
Premessa: in entrembe faccio la figura del fesso.
1) Mi ritrovo in una stanza, e non so perchè. Panico più totale e principio di labirintite.
2) Ho appena fatto qualcosa, ma se mi chiedo se l'ho fatta non so assolutamente rispondermi. Confusione generale e possibile menefreghismo acuto.

Non riesco a governare le azioni madri, semplicemente ogni tanto mi ritrovo al cesso e mi chiedo se davvero ho bisogno di trovarmi li in quel luogo, abbasso perfino la slip dei pantaloni, lo incoraggio un po'... ma niente. Non è il momento. Così mi ritiro abbattuto.
L'altra classica, che corrisponde alla seconda delle situazioni tipo, è ancora più imbarazzante. Sostanzialmente uscendo dalla macchina appena posteggiata senza accorgermi premo il pulsante per la chiusura centralizzata e mi avvio al luogo prestabilito. Solitamente dopo un centinaio di metri mi chiedo se ho chiuso la macchina, domanda lecita direte voi, il problema è che io non ho risposta a questo quesito. Così rassegnato rifaccio la strada che mi separa dalla macchina, verifico e scopro che Ovviamente è chiusa. Ma porc...

mah...

giovedì, ottobre 04, 2007

Il cubo di rubik.

Quest'oggetto mistico è stato concepito per divorare l'anima di chi lo usa.
Ma a parte la complessità di quest'oggetto il problema più grave rimangono gli agenti esterni.
Pioggia? bufere? tempeste?
Bazzeccole se paragonate alla mani di una persona. Si, 10 secondi di distrazione... sono sufficenti a mandarti a puttane giorni di stress e lavoro.

10 secondi...

cosa sono dieci secondi se paragonati alla mia vita... faccio per fino fatica a contarli quanto è veloce il lasso di tempo che si percorre... eppure mi hanno rovinano l'esistenza Un cubo, una vita, l'infelicità di una persona.

VAFFANCULO.

mercoledì, ottobre 03, 2007



In pace con se stessi

Ho provato a descrivere questo momento più e più volte, arrivando a buttare via e dimenticare quello che avevo scritto, poichè mi sembravano tante belle cose scritte da un bambino. E' difficile spiegarlo, se non impossibile. Per questo ho deciso, per ora di esprimerlo con uno scatto fotografico. Che riesca a esprimere quello che vorrei dirvi? Non mi interessa, la pace con se stessi è anche questo, fregarsene del giudizio altrui.
Always with me, always with you




Non so cosa si prova esattamente a scrivere una canzone del genere, e dargli un titolo di questo genere.
Diciamo che vorrei fare qualcosa nella mia vita che si avvicina ad una maestosità simile. Non ho idea di come ci arriverò, ma per completarmi lo farò, sia per me che per te.

martedì, ottobre 02, 2007

L'aneddoto della settimana.
A cura di un mentecatto

"Se fossi donna piglerei pesci
se fossi uomo dormirei"

lunedì, settembre 24, 2007

Il tempo è..

La matematica non è un opinione, ma il tempo è relativo, cos’è sta storia? Se il tempo sono dei numeri che scorrono, perché non sono logicamente uguali i lassi di tempo tra un ora e un'altra?
Si si lo so… argomento vecchio, ovvio e banale. Quando ci si diverte il tempo vola e quando ci si annoia il tempo non vola.
Ma vaffanculo!

Le fiere sono l’incentivo al suicidio di massa. Chiedono solo di essere bombardate da un terrorista del Tibet. Momenti della giornata nella quale rischi il crollo, perché è impossibile realizzare ciò che l’orologio segna.
Sostanzialmente la giornata si divide in 3 o se sei sfigato in 2 spazi di tempo.
Il primo è il migliore, e speri che sia quello che occupi la percentuale maggiore della tua giornata lavorativa. Sostanzialmente il tempo non è calcolabile. È uno spazio che salta da un numero ad un altro senza rendersene conto.
Poi ad un tratto, per un gesto involontario si controlla l’ora, il gesto ripeto è del tutto involontario.
Che ore sono? Vediamo un po’… mmm 12 e 23!
Inevitabilmente è iniziata la fase due, e puoi dire addio alla tua sanità mentale.
-che ore sono?
-le 12:30
-e ora?
-le 12:35
-e ora?
-le 12:37
e così via, fino a raggiungere la capacità di fare molte azioni, ritornare a sederti e vedere che il numero dei minuti è costante. Sostanzialmente hai la possibilità di vivere nell’infinitesimità del tempo, il che, lasciatemelo dire, è un concetto a dir poco senza senso.
La fase due può durare fino a fine giornata. Ma nelle migliori delle ipotesi si può rischiare di entrare nella fase tre, che sostanzialmente è la copia della uno, ma dopo la fase 2… tremendamente utile per potersi godere la serata.
Ed ora son qui, dietro al bancone, che aspetto l’ora di partenza. Sono 4 giorni che mi alzo alle 6:45, non pranzo e ceno verso le 22:30, e qualche volta dormo.
Insomma diciamo che potrei essere un po’ provato dalla fiera, eppure son bello arzillo, anche se è un ora che non passano questi fottutissimi venti muniti d’orologio.
Io, Alieno (sempre meno) in Parigi. Part one

Non parlerò mai il francese. Ho come dei sensi di conato quando sento i loro versi.
Quando si presentano e iniziano l’inutile turpiloquio che poi inevitabilmente fermo con un determinato “stop! I call a person for you (and your fucking friends)”, penso sempre che con molta probabilità capirei quello che dicono, come del resto quello che scrivono. Ieri sera, al classico ristorante dove le care bollette telecom paiono noccioline, ho preso in mano il menù una quindicina di volte. Inutile mentire... ci ho provato, ben 15 volte. E ho capito solo “carpaccio du thon”.
Quanto meno non avevo dubbi su cosa prendere. Peccato però…sono 3 anni che a Parigi vivo di tonno e avrei volentieri provato qualcosa di nuovo, ma l’imbarazzo di chiedere è troppo alto, troppo indecoroso per me. Si cerca quindi di captare le risposte in domande fatte da altri. Una tattica infallibile.
Presi quindi il tonno.
Tempo 23:30 e raggiungiamo l’hotel. Verso mezzanotte, tra un metrò e l’altro, presi sonno mentre trovavo la soluzione di vari problemi per poi dimenticarmene stamattina, quando, sempre tra un metrò e l’altro, uscì dal sonno.
L’albergo è piazzato sopra una linea del metrò. Iniziano presto e finiscono tardi, e hanno un ottima frequenza, quasi stressante…
Colazionato in anticipo rispetto al resto del gruppo, di circa 40 minuti, mi feci un giro per curiosare la Parigi mattutina, quella dei dormienti.
La camminata è buona, l’aria è fresca e le strade sono già piene di vita. I marciapiedi, larghi 3 o 4 metri sono percorsi da strani individui, ma gli sguardi si incrociano e conosci nuove persone, ti senti già a casa, in una frenesia ormai famigliare, come la ragazza che ha appena finito una telefonata animata in una rustica cabina telefonica, prese la propria borsa per poi scaraventarla a pochi metri da me, e tra un impreco e l’altro incrociarsi con gli sguardi e scambiarsi un pizzico di still life a testa, e così via, con altre persone che incontravo in strada. Una fusione, un modo tutto particolare di conoscersi e condividere l’attimo con qualcuno. Fantastica Paris di mattina.

venerdì, settembre 07, 2007

Ogni cosa a suo tempo.

Ogni generazione ha dei limiti concettuali che vengono inevitabilmente scavalcati dalle generazioni successive.
I passi non saranno certo ai livelli delle visione di P. K. Dick, ma l'avanzata tecnologica continua a sorprenderci e forse è questo che ci permette di continuare a sperare e non decidere di diventare eroi premendo il grilletto di una pistola puntata alla tempia. La speranza di un qualcosa, ed ogni volta che ci penso, comprendo come essa è stata sfruttata indebitamente, ma forse lecitamente dalla chiesa e altri movimenti religiosi che tentavano invane di concretizzare le speranze in sicurezze.
E non a caso mi ritrovo qui, a 23 anni, ore 00:02, in stato confusionale a scrivere e riflettere su queste inspiegabile se non quanto meno, banali teorie sulle quali milioni di persone ragionano, ma continuino a non far niente di concreto per uscire da quel guscio dentro in quale si può vivere, sperando, in un futuro migliore, che tanto non avremmo, e pur migliorando non avranno i nostri discendenti, che a loro volta miglioreranno ciò che gli abbiamo lasciato.
Delle redini senza cavalli e carrozze. Delle redini fantastiche che sentiamo di poter afferrare. Forse dovremmo fantasticare davvero come il signor Dick, invece di lasciarci passivamente trascinare dalle fantasie di altri e farle diventare nostre, sbagliate o giuste che siano. Ognuno di noi dovrebbe prendere in mano le proprie redini e farne ciò che vogliamo... o semplicemente...


mah.. forse


bahhh... vaffanculo

martedì, settembre 04, 2007

Coricarsi a letto per compiere l'ultimo atto giornaliero è sempre un piacere ed è sempre motivo di stupore accorgersi che il nostro corpo continua a funzionare senza sosta.

Fegato: "hei cuore, come butta?"
Cuore: "come vuoi che vada? si pompa di brutto."
Cervello: "Hei!" sbattendo la scopa sul pavimento "Smettetela con sto casino! qui c'è qualcuno che cerca di pensare"
Cuore rivolto al Fegato: "Che testa di cazzo..."
Pene: "Siii?"


Ma il Cuore continua a pompare, uno due, uno due, uno due, uno due... Mettendo la mano sul petto, i battiti sono amplificati tanto quanto basta per spaventarsi del laborioso compito affidatogli. Impressionante, alza e abbassa lo sterno a ritmo sostenuto, per poi rallentare quando ci si rilassa, ma continua, e sono costretto a togliere la mano dal petto, perché sentire andare su e giù il petto mi impaurisce, mi mette a disagio. E' una sensazione strana, completamente differente dagli altri stati d'angoscia.
E' un continuo chiedersi per quanto andrà avanti. Come fa ad andare avanti tanto tempo.
E' un po' come accorgersi che quel maledetto orologio a pendolo si è fermato, stupendosi del perché ma allo stesso tempo sentirsi a disagio per la mancanza di un suono familiare, ormai entrato nell'insieme chiamato esistenza.
Con la differenza che se si ferma il cuore... Muori, e con quello l'insieme che ti eri creato.

Cervello: "Allora? ma vuoi tacere per un istante cuore maledetto?"
Cuore: "Ehh, che due coglioni!"
Testicoli: "Siii?"
Cuore: "Ma chi cazzo vi ha interpellato a voi?"
Pene: "Io. problemi?"
Cuore: "...."
Reni in coro: "Allora? la smettete? non si riesce più a lavorare in queste condizioni. Basta"

Allorchè tutti quanti intrapresero una lunga discussione, e tra le convulsioni del corpo intero, finì che il Cuore si innervosì a tal punto che decise di scioperare.

Cuore: "EH EH EH e adesso come farete senza le mie pompe?"
Organi vari: "Ehm... " - "Coff Coff"
Il cervello si permise di ridere.

All'improvviso una scarica elettrica percosse tutti quanti, e più di tutti il Cuore, che alla seconda decise di riprendere a pompare e sperare che queste frustate finissero.
Pompò come mai aveva pompato, con rigoglio e con dispiacere da parte del Cervello, che aveva avuto decisamente una giornata stressante.

Aimè io mi sto per addormentare, e non mi resta altro che salutarvi prima che l'incoscienza mi prenda del tutto. Spero di non...

martedì, agosto 28, 2007

Crash

Un tir in faccia, una molecola di ossigeno in vacanza sul sole.
Che dite, esagero con i paragoni?
Decisamente si, perchè prima che saltiate a nefaste conclusioni, sappiate che le MIE vacanze sono andate bene.
Diciamo solo che hanno avuto degli alti e bassi.
Gli alti sono stati immediati. 10 giorni in legambiente sono stati sufficienti a risolvere i miei problemi e a darmi svago in quantità tale da avere un alto picco di divertimento.
Finiti questi 10 giorni pressoché perfetti anche se non programmati la vita è stata dura.
Ho cominciato col avere mal di testa.
E se vi dico che è durato 5 giorni?

HA HA HA

A inizio vacanze mi ero prefissato che finiti i 10 giorni fuori provincia, mi sarei dedicato ad una cosa sola:

Spiaggia=svaccamento=abbronzatura=riposo

Finiti i 5 giorni di malattia cronica, avrei avuto ancora 17 giorni di ferie. Ero pronto, per andare in spiaggia, vedermi con gli amici e quant'altro.

No.

La pioggia a pensato a distruggermi e portarmi via altri 6 giorni di vacanze! Grazie Dio, Grazie Microsoft, Grazie a STOCAZZO.

All'alba del quint'ultimo giorni di ferie, vedo tra le righe della tapparella di camera mia, della luce che non lascia scampo a dubbi. Fuori è tornato bel tempo.

Ma che fare ora? Non ero preparato a tutto ciò. Per cui nada anche oggi.

Non continuerò a descrivervi il resto delle mie vacanze, sappiate che ho potuto contare su i pochi amici che ho, sulla mia attuale ragazza, e su me stesso per superare quello che a poco a poco stava diventando un travaglio splatter.

a già... non vi ho detto degli ultimi 4 giorni. Sono stati bellissimi, mi sono divertito a iosa e mi si è risollevato il morale.

Sia chiaro. Ora è fine giornata del primo giorno di lavoro post-vacanze, sono scazzato, incazzato e voglioso di andarmene a casa.

Ma tutto questo a voi può minimamente interessare? No, ma questo è solo un articolo per farvi sapere che sono tornato.

lunedì, luglio 23, 2007

Meno nove. -9. Il countdown è iniziato.

VACANZE!!! STO ARRIVANDO!!!

Saranno i 10 giorni di prova che non ho mai avuto veramente.
Non vedo l'ora, non ci sto più nella pelle.
Voglio partire! Voglio stare con lei, e spero che la cosa sia contraccambiata.
Troverò quel dannato parcheggio... lo troverò.

Se non lo troverò questa volta, non lo troverò mai più penso...


but, don't worry and BE HAPPY!


fanculo a tutti, sto delirando! Buone vacanze a tutti!!!!

mercoledì, luglio 18, 2007

Shot of my life



Trasformazione avvenuta. Sono in possesso di una macchina fotografica reflex in grado di farmi finalmente provare l'emozione di scattare una vera fotografia, senza dover riavvolgere il rullino dopo 36 foto e sperare che siano venute bene.
Come forse avete notato, qui a fianco ho messo un link che vi porterà alla mia pagina online di flickr dove ho, e sto piano piano aggiungendo gli scatti che voglio far conoscere al pubblico, gli scatti che più mi emozionano, gli scatti della mia vita.

Buona visione

martedì, luglio 17, 2007

Pubblicità

30 secondi a spot. 15 secondi a spot. 7 secondi di spot.

Questi i tempi. L'ancora di salvezza delle televisioni non a pagamento. I Finanziatori dei reality show, talk show, ...., show.
Ogni giorno ha le sue fascie orarie, con le sue pubblicità mirate a colpire il pubblico giusto al momento giusto.
Perchè non può essere altro che tempismo quello di piazzare un prodotto come l'imodium durante la cena.
Si, adoro vedere un attore che in preda a diarrea corre al bagno perdendo la priorità alla coda delle Poste Italiane.
Gli spot che salverei sono davvero pochi, perchè nell'80% dei casi, sono solamente 30 secondi di inutile propaganda no-sense per la quale non capisco davvero la volontà del produttore di pagare per infilarcela 4 volte al giorno su italia1.
A me, del padre che cadendo e quasi si spezza il collo, ed "eureka", scopre il nuovo dentifricio mentadent che sbianca più dell'omino bianco che la nonna paralitica a furia di usare è morta per esalazioni tossiche, a me non frega un cazzo.
A me, della ragazza che si vuole fare tutti i compagni di scuola, ma aimè non mangia dolci per paura di ingrassare, non frega un cazzo.
A me, del signor Rossi, che compra la pasta della Barilla, perchè è come quella che faceva la nonna ai suoi tempi, non importa.
A me, della coppia che invita amici e amiche a casa e gli offre vino RONCO, col pratico tappo sigillante, e sgargianti si beffano degli ospiti passandolo per un buon vino imbottigliato come dio comanda, può e dovrebbe anche a voi, non fregare un cazzo.
Eppure sono li, per metà dello spazio televisivo giornaliero.

Ultimamente noto con piacere che promuovono in maniera veramente ridicola e morbosa la raccolta delle cento canzoni più belle di tutti i fottutissimi tempi. COME NON COMPRARLA? non so se resisterò.

A parte alcuni casi isolati dobbiamo comunque dividere in gruppi le pubblicità.
1) assorbenti.
2) medicinali.
3) raccolte di vecchie inutili cose (la raccolta di capitan harlock...)
4) suonerie
5) accettabili.

La prima merita una categoria a parte secondo me. Perchè occupano uno spazio grande quanto i miei coglioni dopo una dura giornata di lavoro nelle mutande. Se non ci fossero loro il mondo andrebbe in mano ai comunisti.

La seconda è la peggiore e forse la meno adatta al pubblico. Coi medicinali non si scherza. Già c'è una mafia sotto che fa paura perfino al regista de "Il padrino", in più le pubblicità ci fanno credere che questo e quello passa con questo e quest'altro. Effetti secondari? una voce indescrivibilmente odiosa li elenca in maniera decisamente compressa e alla velocità di una tirata di coca. Chiunque tenti di prestargli attenzione, ha lo stesso istinto di spostare le zanzare attorno al proprio viso.

La terza è quella più divertente e innocente. Gadget, raccolte dal valore commerciale veramente infimo se non inesistente cercano di colpire nell'animo di tutti noi la nostra falla infantile, e così prima o poi ci si casca. Di tipi ne hanno fatti ormai tutti. Dai mitici "minerali di valore inestimabile", alla raccolta dei soldatini "colorati a mano e di inestimabile valore", fino all'ultima. La più bella. La raccolta di "Capitan Harlock", migliaia di DVD registrati sicuramente in qualità pessima, comprati dal produttore che pur di campare li avrà concessi per pochi spiccioli. Anzi, talmente vecchi che forse sono pure scaduti i dirititti di proprietà.

La quarta, ne parlai già un po' di mesi fa, le suoneri. Il pioniere di sta barberia fu ed è vlady e tutti preghiamo in una morta anticipata, così dopo vedremo quanto ci sarà da ridere sottoculturato che non sei altro. Oggi comunque la scelta si è allargata, abbiamo il cane canterino, il micio micino, la rana pazza, il maiale porco, l'anatra feticista, il mafiosa che ti avverte in maniera veramente pessima l'arrivo di un messaggio. Se continuano a farle, a questo ritmo, vol dire che qualcuno le compra. Chi??? Se solo potessi avere la lista di codesti imbecilli.

La quinta. Beh la quinta ci sta dentro, ne fanno parte le pubblicità che comunque ricalcano filoni aritistici o ne inventano nuovi, usano musiche e fotografie di tutto rispetto. Sono quelle che in realtà non incitano a comprare il prodotto, ma ad assaporarne la qualità dei 30 secondi e inevitabilmente imprimervi il nome del prodotto in testa. Si, ci stanno questo tipo di pubblicità.

AHHHHHHH Scusate, a proposito non ho inserito la 6 categoria.
e non modificherò l'elenco sopra, no, scrivo qui di seguito.

Tim, Omnitel, Wind, 3.
Beh, non c'è molto da commentare. Sono tutte e 4 mietitrici di vittime, essendo noi italiani gli unici imbecilli a pagare così tanto per le telefonare, e fino a pochi mesi il maledetto e sempre curioso costo di ricarica. Le loro pubblicità sono arroganti, stressanti, lunghe, senza senso, logorroiche. Terrorismo spicologico che colpiscono una sola classe di persone. Le nuove generazioni, dalle new entry, i 12enni fino alle allora prime vittime, i 40 enni. 30 il range di vittime, l'olocausto in 180 caratteri.
Io mi chiedo. Se evitassero tutte e 4 di spendere MILIARDI DI EURO, perchè quello è il prezzo delle pubblicità, e investissero per migliorare il servizio, ridurre il prezzo delle tariffe.... non sarebbe meglio?
ERESIA, che sto dicendo...

Signori e signore. Quello che ho scritto in realtà è frutto della mia immaginazione. Io amo la pubblicità, ne vado pazzo.
Ma ora scusatemi, devo prendere una moment, andare a comprare la summer card e comprare gli arretrati della collezzione delle miniature dei carabinieri italiani.

martedì, luglio 10, 2007

Pentimento.

Atto Finale

Non so esattamente cosa scrivere, sono tre volte che cancello decine e decine di righe, e anche questa volta non so se saranno queste quelle definitive.
Ogni volta che riscrivevo parlavo di un problema diverso, ma non volendo facalizzarmi solo su quello, cancellavo tutto, e ripartivo, ma poi anche quello non mi piaceva.

Quelli che prima consideravo difetti, ora sono problemi.
Se un difetto facesse solo ridere, lo si potrebbe mantenere, ma quando un difetto fa piangere la persona che ami allora c'è quacosa che non va. Non riesco a spiegarmi il perchè abbia continuato, abbia ignorato, abbia continuato imperterrito a commettere questi errori.
Fatali errori.
Io non riesco più a vederle quelle maledette lacrime, opera mia e di nessun'altro.
E' vero, lo ammetto. Ero convinto di poter fare quel che volevo e che solo uno schiaffo o un'alzata di voce potevano fermarmi.
Ed è piangendo di nascosto che mi chiedo come diavolo abbia fatto a ignorare la tua volontà, e altre volte viziarti e coprirti di attenzioni senza che tu me lo chiedessi. Forse anche te non lo capisci e vorresti avere una risposta.
Ho voglia di vederti solo felice.
So ti poterti dare allegria, so di poterti estraporare un sorriso. Ma se dovessi ancora procurarti una lacrima giuro che mi allontanerò, giurò che ti impedirò di farti del male con me.
Penso di amarti fin troppo per poterti vedere soffrire per causa mia.

giovedì, giugno 28, 2007

"nuova cartella"

Una volta i pc, erano poco più che un estensione della macchina da scrivere, solo avevano qualche passaggio in più. Si scriveva su una tastiera ergonomica di 40 kg, sullo schermo (terminale) venivano visualizzati i dati da te immessi e un grosso server, grosso quanto una stanza e che per ragioni di sicurezza era posizionato a kilometri da te, li elaborava, e successivamente sparava indietro i dati ad una stampante, che colpita nell'animo, punzecchiava a velocità inaudita un foglio, che piano piano usciva, dopo averti fatto venire un mal di testa allucinante. (stampanti ad aghi = martello pneumatico)
Oggi i pc sono intelligentissimi, sono in grado di darti consigli su come utilizzarlo, hanno una guida in linea, e hanno utility di recovering per gli utenti distratti.
Beh, a PROVA DI BOMBA!

Ma non è proprio così.
Ho notato, lavorando 3 anni a fianco di persone costrette ad utilizzare il computer per lavoro, i problemi che scaturiscono dall'uso non dipendono tanto dai pc, ma dalle persone stesse.

Io: "allora, questo è il tuo nuovo computer..."
nuovo utente: "ahh guarda, io sono proprio negato coi pc (ha ha ha)"
Io: "Ah Ah"

30 minuti dopo

nuovo utente: "è uscita una roba strana, che devo fare?"
io: "vediamo..."
Schermo del pc: "sono stati installati degli aggiornamenti windows. premere ok per continuare"
io: "..."
nuovo utente: "quindi?"
io: "che c'è scritto?"
nuovo utente: "e va beh, ma io che ne so"
io: "..."

45 minuti dopo

nuovo utente: "non so come si fa a cambiare la graffeta"
io: "cosa?"
nuovo utente: "massi, la graffettina, voglio il micio"
io: "odio i gatti"
nuovo utente: "ma come? dai dai su..."
io: "...."


In 3 anni ho scoperto come l'utente senza un istruzione pcistica sappia di natura cambiare lo sfondo del desktop e cambiare le icone del mouse. Ma non sanno stampare, non sanno salvare, non sanno minimizzare le finestre. Non me lo spiego.

65 minuti dopo

nuovo utente: "scusa, ho salvato il file ma non lo trovo più."
io: "hai provato a usare il cerca file?"
nuovo utente: "no"
io: "prova"
nuovo utente: "ma non so come si chiama"
io: "...."

il desktop è costellato di file, copie di quei file e copie delle copie. Ok mi dico, sono errori comuni a chi è alle prime armi col mouse. Pazienza impiegato, pazienza...

io: "dovrebbe essere questo, mi confermi?"
nuovo utente: "Ah si si è quello! sai, sono proprio negata col pc"
io: "tranquilla, si impara. tu piuttosto prova a farle da sola, se sbagli intervengo io, non preoccuparti."

La prima regola che ti insegnano in nei corsi di medica è quella di tranquillizzare la vittima.

Beh? perché nessuno mi tranquillizza mai?


98 minuti dopo (prima di morire ovviamente e casualmente sono le 17:50)

nuovo utente: "scusami se ti rompo a quest'ora, sai, sono negato al pc, ma ho un problema!"
io: "vediamo"

Schermo blu di windows. noi tutti sappiamo che vol dire. al 90% delle volte una bella formattazzione.

nuovo utente: "stavo salvando un file, e poi è uscita sta roba qua"
io: "impressionante, davvero."
nuovo utente: "fai il sarcastico?"
io: "no davvero, mi fai sentire utile."

martedì, giugno 26, 2007

Frustrazione. Perenne.

La mia vita è costellata di punti morti, di momenti nei quali cedi il passo al passivo.
Il primo grande momento non fu scoprire che babbo natale in realtà era mio padre, ma fu scoprire che la benevolenza e la magnaminità delle Suore di nostro Cristo Signore, si basava su ritmici schiaffeggiamenti conditi da urla di inaudità complessità grammaticale. L'autorità cattolica era una variante affascinante degli insegnamenti del dot. Adolf Hitler. Non a caso, la Suor Superiora ( l'Himmler della situazione ) possedeva in versione tascabile il Mein Kampf. Che dire, invece di fare dei documentari basati su documenti ritrovati nel 1938, potrebbero benissimo filmare l'interno di una scuola privata gestita da quelle sante donne con l'imene in decomposizione.

La seconda grande delusione fu scoprire alla fine della terza media che ciò che volevo fare da grande non era possibile. Mi spiego meglio, insieme alle suore, la mia grande passione era l'areonautica spaziale seguita da quella militare/civile. Il mio sogno era poter un giorno pilotare un tomcat nel cielo, superare la barriera del suono, Vivere oltre il limite... ma dopo anni passati a sognare, progettare etc etc, dovetti affrontare la realtà dei fatti e fu come essere investiti da mangiaroccia, che accortosi del malfatto, chiedeva scusa con l'aria da innocentino.

Omone: "Tu non potrai mai guidare un aereo, verresti scartato a priori perchè porti gli occhiali"
io: "Ma come, ci sarà un modo"
Omone: "NO"
io: "DOH!"

La terza grande delusione fu scoprire come veniva applicata l'informatica in campo aziendale. Visto che "porto gli occhiali", decisi che il mio futuro doveva essere l'informatica, io ero lo stereotipo vivente del topo da laboratorio che in quegli anni stava uscendo allo scoperto e acquisendo persino un certo fascino! Negli anni spesi a imparare, certo non da studente modello, le vie dell'informatica fatta oltre che da bit e byte, ne appresi la cosa più importante, ovvero la logica di programmazione finalizzata a facilitarne l'uso e ottimizzarne i risultati.
Catapultato nel mondo del lavoro appresi invece che quello che avevo imparato, non esisteva. Ma per capirlo mi bastò tenere aperto un windows e aspettare che crashasse senza motivo.

L'ultima delusione l'ho avuto stamattina, forse non è paragonabile alle 3 di prima, ma è stata decisamente traumatica. Ho scoperto in me, una innata passione nell'usare l'apparecchio fotografico denominato dai più, macchina fotografica. Non l'avreste mai detto vero?
Ebbene, ho iniziato con una digitale compatta, per poi passare ad una digitale/compatta/conqualcheopzioneinpiù ed ora mi trovo ad un passo decisivo. Perchè ho fatto un corso e ne farò un'altro di fotogiornalismo a settempre, e avendo dei limiti allucinanti con la macchina che mi ritrovo ora, ho chiesto consiglio su che macchina prendere alla fotografa professionista Valentina Cusano, nonchè insegnante del mio ultimo corso. Il consiglio è stato prezioso, se non fosse che stamattina, informandomi sui prezzi, ho letto la spaventosa cifra di 1100 euro.
Ci sono rimasto un po' male, voi potete capirmi.....

boh.

giovedì, giugno 21, 2007

l'uomo non cambia mai. Ma anche no!


E' vero, è sempre lo stesso parassita di sempre. Da quando ha imparato ad accendere il fuoco è stato un degrado contiuno. Ed io?
Stamani, davanti allo specchio i miei occhi hanno scorto tra le gocce di acqua che colavano a picco e trascinavano via le lacrime, il volto di un uomo che non conosco a fondo.
Forse è l'uomo che diventerò.
Ieri avevo spulciato tra le mie vecchie foto ed ho riso vedendo quanto la mia faccia raffigurasse appieno lo stereotipo del pirla. Si, non lasciavo trasfigurare nient'altro che quello.
Un pirla.
L'uomo dietro allo specchio invece sembrava segnato dal dolore. Sembrava chiedere pietà dei suoi peccati, anche se ormai, sembrava rassegnato a subirne le conseguenze. Spero davvero di aver visto in lui il futuro. Spero non sia troppo tardi per cambiare il volto di quell'uomo.
Io oggi non penso di avere la faccia da "pirla", ma forse non ho capito nemmeno io chi sono. Navigo nella confusione più totale. Detesto cose per le quali fino a tre anni fa andavo matto, amo cose per le quali fino a tre anni fa provavo disgusto.
Poche cose che amavo all'ora amo tuttora... ma solo per una l'amore è cresciuto in un mondo a parte ed è ormai la scarica elettrica che accende le mie emozioni.
Le persone cambiano, di continuo, e so che cambierò pure io, ne sono la provo queste parole.
Ora l'unica cosa importante è capire se posso ancora cambiare in meglio, perché fra tre anni non voglio specchiarmi e vedere ciò che ho visto stamattina.
Non farò un libro, tanto meno un film, mi accontenterò di far sorrire la persona giusta.

mercoledì, giugno 20, 2007

BICchiamoci

In questo momento ho davanti a me due biro, per l'esattezza due bic, la "penna del popolo".
Forma esagonale, tappino in fondo, e marchio bic in rilievo.
Sono identiche, uguali. Sono uguali agli occhi di un cieco, e lo erano pure per me fino a poche ore fa.
L'uguaglianza delle forma finale inganna, le due penne arrivano da produzioni diverse, l'inchiostro è leggermente diverso, e celano dietro di loro una storia. Esperienze diverse, passate di mano in mano, fino ad acquisirne difetti e pregi.
Ora sono entrambe in mano mia, e visto l'accoppiata perfetta, mi impegnerò affinchè entrambe rimarranno nel mio porta penne dove, sono sicuro, staranno bene e protranno concludere il loro inchiostro in pace, lontane da mani appiccisose e maldestre.

lunedì, giugno 18, 2007

But parlo Turkish o are altri that non capiscono un dick?

Sono 2 ore che mi trattengo dall'andare al cesso, e finalmente arriva l'opportunità di liberarmi dai miei peccati.
Il bagno è casualmente libero, e calcolando le varie leggi di Murphy, io risulto la persona più fortunata del mondo. Solo per oggi ovviamente.
I miei peccati invadono con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno i tubi fogniari, ma nel mentre, qualcuno bussa alla porta. Da fuori si può notare benissimo la luce accesa e la porta chiusa, con tanto di cartello sulla porta che ora cito: "con luce accesa e porta chiusa bagno occupato".
Alzo lo sguardo al cielo, chiedendo pietà per la persona che osa interrompere uno dei momenti più piacevoli di questa assurda giornata di merda.
Costei si pronuncia, dice: "Occupato?"
Mi tocca rispondere, pronuncio educatamente trattenendo lo spasmo di piacere: "Così pare..."
Convinto che il dialogo si chiudesse mi riconcentro sul momento, ma aimè il demonio si pronuncia di nuovo: "e quindi?"
Ho a che fare con deviati mentali. Io non ho risposto, perchè è chiaro che solo dei spiacevoli insulti sarebbero potuti uscire dalla mia bocca, e io non voglio uccidere moralmente le persone... no, non mi pare giusto.
Alla fine capisce, e sento ritirarsi negli inferi Belzebu.
Il luogo di lavoro è uno zoo. Di uomini. Ed io, voglio tornare a lavorare con gli animali.

mercoledì, giugno 13, 2007

Svegliarsi? perchè...

La mattina non è un momento della giornata come le altre, non si può ridere, non si può parlare, non si può compiere atti concreti. La vegetazione è una virtù della mattina, e non deve essere violata.
E' una semplice questione di rispetto, se non sei presente con lo sgardo, evitare di proporre azioni che comportino l'uso di due mani, o uno sforzo logico che supera il calcolo 2+2.
E' rispetto, io non rompo i coglioni a te, tu non li rompi a me.
Quando arrivi sul posto di lavoro, e cosa buona e giusta, lasciarmi in pace.
Domande del tipo "come va?", "emm, scusi, emm avrei bisogno, emm..." NO. VAFFANCULO.
Si chiama rispetto, mi fai andare in ufficio, mi fai prendere il caffe, e poi aiuterò anche i muratori a spaccare i muri. Ma prima di quei semplici e indispensabili atti mattutini non mi devi cagare il cazzo.
Ma è evidente che la comprensione delle persone è finita giù per lo scarico del cesso, e ci ritroviamo circondati da stronzi parassiti che non fanno altro che rovinare la mia esistenza.
Il mattino, a mio parere, esiste per dare alla persona che si sveglia, la voglia di iniziare, la voglia di esistere, e per inebriarsi di questo, l'uomo ha bisogno di pace.
Pace che la società odierna non ti permette di avere, oppressi dal lavoro, dai soldi, dai malori.
Almeno un'oretta la mattina... concedetecela.

martedì, giugno 05, 2007

Le belle orribili foto.

Giorgio Lotti stasera mi ha cambiato la vita.
Chi è Giorgio Lotti? tralasciando battute riconducibili al golf, vi svelo subito chi è Giorgio Lotti.
E' un fotografo... un grande fotografo, quelli di "vecchia razza", quelli che nessuno conoscerà mai nella propria vita.
Fino a due ore fa, quest'arzillo vecchietto mi era totalmente sconosciuto, ora è un eroe. Ma non vi svelo tutto di lui, come dico sempre, mamma google è nostra amica.
Il concetto delle belle orribili foto è qualcosa che distrugge il 90% delle foto che ho fatto nell'arco di 3 anni, ovviamente quelle che già consideravo di ottima fattura. Ebbene sono morto, mi sono autopolverizzato. Me lo meritavo, speravo che succedesse. E con questo non voglio dire che domani mi alzerò e farà foto d'autore. Continuerò a far belle orribili foto, ma con la differenza che al momento giusto, cambierò e realizzerò anche io, nel mio piccolo mondo, qualcosa di sbalorditivo. Qualcosa che nessuno capirà, qualcosa che capiranno tutti.
Ad esempio, la foto del mio cane "west" postata nell'articolo qua sotto, ora la sto guardando con una chiave di lettura differente, e ora capisco perché mi piace tanto, e capisco soprattutto perché non piace così tanto agli altri.
Cosa c'è di straordinario in questa mia riflessione.
C'è che ora so, o meglio dovrò sapere, cosa piace inconsciamente agli altri, dovrò in poche parole sapere cosa sta dietro, davanti e dentro il soggetto prima di potergli fare una foto che piaccia agli altri.
Ebbene io sto dando i numeri stasera, quest'articolo segnerà il mio passaggio, la mia resurrezione da un mondo di confusione. Ma l'avventura non è già finita. Ora mi aspetta un altro mondo di confusione. Forse ancora più difficile da affrontare. Dovrò sacrificarmi. Dovrò fotografare come non ho mai fotografato.

giovedì, maggio 17, 2007




Scappa, perché chi decide le tue sorti è un ignorante!

Si mio caro amico. Le istituzioni non sanno che appartieni alle razze pericolose, i carabinieri non sanno che solo le razze pericolose sono obbligate a tenere museruola e guinzaglio assieme, nessuno sa un bel niente, e quando accade che un tuo simile fuori di testa ammazza un essere umano, non si spiegano il perché.
Si mio caro ingenuo amico. Forse dovremmo regredire noi, proprio noi, che crediamo di essere così evoluti da poter istituire regole che nessuno conosce e di conseguenza nessuno rispetta.
Si proprio noi... che fino al giorno prima eravamo angioletti e il giorno dopo ammazziamo chi ci ha dato la vita.
Si proprio noi, che apriamo gli occhi solo quando i media ne fanno un articolo strappalacrime.
Io certi giorni non ho parole per descrivere la schifo, il disprezzo, la vergogna di far parte di questo errore, chiamata umanità

lunedì, aprile 30, 2007



Amore a prima vista.

Dio li fa e poi li accoppia.

Colpo di fulmine a 220 volt.

Ecco cosa ci ha uniti, la passione per un tubo catodico strano... lo vidi tra la spazzatura, e lo salvai.
Tra stampanti a nastro, e stupidi PC senz'anima, spiccava Nif. Chiedeva aiuto.
Ed ora eccoci qui, a gridare al mondo che lui è ancora VIVO!!
Non verrà dimenticato, no... non da me.

giovedì, aprile 19, 2007




L'evoluzione della specie. La scimmia non ci sarebbe mai arrivata.
Con questo penso che l'uomo abbia raggiunto la vetta dell'inventiva.
Ora possiamo estinguerci come è giusto che sia.

mercoledì, aprile 18, 2007


LA NON VOGLIA



Vi giuro, ho ancora mezz'ora alla conclusione di questa giornata lavorativa.
Vedo sulla mia scrivania un sacco di sporcizia e nient'altro.
Dovrei pulirla. Vorrei pulire questo casino immondo.
Ma non ho voglia.

Come non ho scuse ancestrali per giustificare la mia pigrizia.
Sono qui, che aspetto passivamente la fine. Gli occhi mi bruciano parzialmente, ho un poco di fame e ho caldo.

La mia scrivania deve essere pulita. Troverò il tempo e la voglia domani.

Questa è una frase che ho detto ieri, l'altro ieri, 3 giorni fa, 4 ....

lunedì, aprile 16, 2007

OGNI TRAGICO LUNEDI MATTINA

Stanotte ho fatto un incubo. Un incubo affascinante.
Ero in camera mia, quando i miei genitori mi chiamano in sala.
Arrivato in sala mi sono ritrovato davanti uno spettacolo a dir poco apocalittico.
Premessa, io abito sul lato di una collina, con davanti aperta campagna e più avanti un'altra colina.
Pioveva, a dirotto, e la campagna davanti a me era sommersa dalle acque, e la collina davanti alla nostra era praticamente una cascata.
Ne rimasi colpito, ma il primo pensiero che mi venne in mente fu:
"Quanto deve venire bene una foto fatta in quella posizione"
Questo fu il mio pensiero, mentre vedevo chiaramente le case dei vicini, le case dei lontani vicini, distrutte, con corpi che venivano trasportati dalla corrente, e probabilmente la mia casa che stava per essere smembrata da qualche slavina e quindi la nostra incombente morte. Ma il mio primo pensiero fu quello di fare una foto...

Mi sveglio con quell'immagine, la gola strozzata dal catarro e un ottimo mal di testa da sinusite.
Dopo aver infierito inutilmente e gratuitamente sulla madonna e tutti i suoi cari, mi alzai a fatica e a tentoni raggiunsi il cesso.
Dovete sapere che il cesso, il lunedi mattina è come l'oasi in un deserto tartaro.
Ora sono sveglio. ho ancora mal di gola, e ho ancora mal di testa, non sempre il cesso regala la gioia, ma quanto meno non ho più la ruggine agli occhi ed ora riesco ad aprirli.
Una volta colazionato mi dirigo in ditta per fare presenza.
Arrivo e vedo solo faccie sconvolte, gente che si sta immaginando il mare, la montagna, la città, il deserto... qualunque cosa che non abbia a che fare con le mura della ditta.

Facciamo il punto della situazione, userò il plurale per via della generalizzazzione degli orari lavorativi di noi tutti.
1) Lavoriamo 8 ore al giorno, che per la maggiore diventano 10 considerando la pausa pranzo nella quale si riesce a mangiare e nient'altro.
2) Le 10 ore sono solitamente incentrate nella giornata, quindi dalle 8:30 alle 18:00/18:30 di sera ovvero orario di apertura e chiusara dei negozi.
3) Oltre al lavoro una persona normale pretende giustamente di poter fare altro nella vita ovvero: Attività fisica, rapporti personali con amici o partner, svago personale, impegni famigliari.
4) Otteniamo che durante la settimana lavorativa le ore della nostra vita sono impegnate, TUTTE.
5) Nei weekend uno da libero sfogo come può ad attività che richiedono più di due ore, cercando di sfruttare le ore "LIBERE"

Risultato: Morte celebrale, coma etilico, ricerca di stupefacenti, voglia di morire, stress, mal di denti, mal di capelli, mal d'uccello.

Insomma, viviamo per lavorare, la mia conclusione non sono certamente nulla di nuovo e non pretendo che lo siano, solo voglio che si sappia che io so e di conseguenza che voi sapete di sapere che io so che voi sapete.
Che bello che è il lunedi mattina.

venerdì, aprile 06, 2007

Sto cercando disperatamente qualcosa.
Apro il cassetto alla mia sinistra, trovo solo scartoffie di lavoro, penne e null'altro. Guardo sulla mia scrivania, che pare un campo minato, sposto qualunque oggetto sperando di trovarci sotto qualcosa. Ma niente. Ottengo solo una scrivania disordinata. Mi palpo le tasche, spio negli uffici altrui.
NIENTE. Non riesco a trovare qualcosa che mi aggrada.
Mi dispero, so che se non la troverò, di me, andrà avanti solo un pezzo.
Senza, la mia vita non sarà nulla. Senza, la mia vita non avrà senso.
Sto perdendo il senno e i muri assopiscono i colpi della mia testa. Testa smarrita, testa imburrata.
Ma che sto cercando... Ma dove sto cercando.
Crediamo nella casualità? Nel destino? Crediamo che qualcosa ci trovi prima che sia troppo tardi.
Forse dovrei stare fermo ad aspettarla, forse a furia di cercarla rischio di indispettirla e non trovarla mai.
Forse sto semplicemente impazzendo, forse sto dicendo troppe volte forse. Probabilmente è così.
Qualcuno oggi vuole trovare qualcosa e sa che non la troverà, sa che non verrà capito, sa che isolarsi da solo è meglio che essere isolati dagli altri.
Mi domando come mai non sono un banale essere umano come tanti, mi domando se cercare qualcosa sia da squilibrati o ci passano tutti prima o poi.
Vorrà essere mai trovata questo qualcosa?

Niente come non detto. l'avevo lasciato in macchina.
Happy birthday Mr. Nobody

sabato, marzo 31, 2007

Diciamoci la verità, siamo soddisfatti solo quando riusciamo a emergere all'interno del gruppo, della società. Non importa se in positivo o in negativo. L'importante è emergere e sfondare.
I tentativi di "emergenza" possono essere ovviamente vanificati e messi in ridicolo da agenti esterni non prevedibili, come un ad esempio un cane che ti morde ai coglioni.
Questo comporta solitamente un'ottima figura di merda che non verrà mai più recuperata, e di conseguenza un abbattimento morale che farà perdere anche la voglia di recuperarla.
Per questo motivo ho sentito il bisogno di inventare, per le persone meno ferrate del campo (esclusi i cavalli - idiota chi la capisce) uno strumento per la prevenzione alla figura di merda!

IL CIRCOSPETTOMETRO

Ebbene signori e signore, questo sofisticato apparecchio è in grado di svolgere ben due funzioni:
La prima è semplice ma non banele. Ovvero quella di rivelare in un range di 50 km la presenza di un circo; opzione da sfruttare nel caso la seconda funzione dia esito negativo.
Quest'ultima funzione è infatti in grado di rivelare, attraverso complicate decifrazioni ambientali, se la situazione è favorevole a emergere nel gruppo oppure è meglio starsene in disparte, godersi la serata ed uscirne a testa alta.
FANTASTICO VERO?
NON E' QUELLO CHE AVETE SEMPRE SOGNATO???
Quindi da oggi niente più dubbi, solo uscite sicure.
E' assicurata una crescita della propria auto-stima, un innalzamento delle percentuale "te la do già stasera", e un portachiavi in omaggio.

Il tutto a ....

mercoledì, marzo 21, 2007

Volevo spendere qualche riga per salutare e ringraziare i grandi amici che mi circondano.
I miei migliori ottimi amici, quelli che vorrei vedere scomparire dalla faccia della terra, quelli che fotteniente.
Sono mesi che non ci si sente, non perchè si ha litigato o altro, semplicemente perchè distanza o lavoro o altre menate ne impediscono un rapporto concreto, ma rimangono comunque belle amicizie, fatte di ottimi ricordi e quant'altro.
Per me questa amicizia però si rompe nell'istante in cui leggo parole di questo tipo, ovviamente via email:

"ciao mitico, come stai?
il weekend? tutto a posto?
come stanno i tuoi? e la ragazza?

senti mi serve un aiuto.....
......"

Ai puntini puntini l'email è stata cestinata come pure l'amicizia che avevo con quest'ultimo.

Dovete sapere che ODIO in maniera inclassificabile le false buone maniere. LE ODIO.
Una volta rispondevo a queste email, perchè ero un ragazzino ingenuo e credevo nelle belle persone.
Ma quando rispondevo alle domande personali, ponendone altre di conseguenza e spedivo l'email non vedevo mai risposta, se con una mail risolvevo il loro problema la comunicazione si interrompeva, e fino al prossimo problema non si facevano sentire.

si... proprio belle persone.
Io odio queste persone. possono andare a fare in culo per quanto mi riguarda. Il mio altruismo di fronte a tutto ciò si trasforma in egoismo e cattiveria allo stato puro. Ed inizio a odiarle ancora più che i miei nemici.
Perchè Dio perdona, io inculo a sangue.

sabato, marzo 10, 2007




Giornata asincrona ieri per i miei neuroni. Siamo andati a mangiare con i colleghi al ristorante.
Mi siedo a tavola con i colleghi e scopro di avere l'istinto di metter la cintura. Ma alla sedia del ristorante non c'era la cintura. Il problema è che, pur avendo capito di aver avuto un istinto sbagliato, ho avuto per tutto il tempo una sensazione di malessere, di imbarazzo.
Come se mi aspettassi da un momento all'altro un vigile che mi palettasse e mi facesse la multa. Come se avessi paura di morire da un momento all'altro.
Tutto questo è molto strano perché non avevo ancora toccato alcolici, e di conseguenza mi preoccupai di cosa sarebbe successo da qui a 1 ora, tempo nel quale erano previsti 3 bicchieri di vino e un montenegro doppio...

venerdì, marzo 09, 2007



Cazzo. Sto superdando i livelli europei di autostima.
Devo darmi una regolata. Finirò per farmi male.

Pensavo di perdere quei 4 o 5 kili che di troppo, fai anche 6, crepi l'avarizia, e tentare di sfondare nel mondo della moda, del cinema e chissà cos'altro.

Potrei finalmente entrare nel mondo della banalità, dei custumi dettati dalla televisione e non dalla cultura italiana, potrei intrufolarmici, e una volta preso un posto di potere intervenire sulle menti di tutti gli italiani con messaggi subliminari,
perchè io sogno un mondo fatto di sesso droga e rock & roll.
Si.... un gran mondo, plagerei la gente, li convincerei a guardare il sole come IL pianeta che gira intorno alla terra.
Oppure potrei scrivere libri, pieni di errori grammaticali, come mio solito e convincere la gente che gli errori grammaticali sono in realtà sfumature della realtà e quindi accettabili anche in un libro distribuito in milioni di copie.
Si, perchè anche nel libro, interverrei in modo subdolo e persuasivo per plagiare chi mi leggerebbe.
Il mio scopo sta nello acquisire un mezzo di divulgazione e usarlo a scopo terapeutico.
No, non farò radiofreccia 2... quella era merda a confronto di quello che ho io in mente.
Solo merda.

giovedì, marzo 08, 2007

Bisognerebbe poter rinascere ogni volta che lo si vuole.
cancellare tutte le certezze che si hanno e ricominciare da capo.
Finché non si sta bene con se stessi bisognerebbe poter cancellare e ricominciare.
Se sei convinto che il nero snellisce, e bene che tu ricominci da zero finché non ti convinci che è una enorme cazzata, e così via, finché non ti convinci che essere daltonici è solo un modo diverso di vedere le cose, non è una malattia.
Finché non ti alzerai alla mattina e riuscirai a godere ogni piccola cosa, e a scostare gentilmente e con modo gli intralci che ti si presentano davanti.
Finché non riuscirai a fare questo, non potrai dire di essere vivo.

giovedì, marzo 01, 2007

E' inutile nasconderlo, sto per diventare madre.
Si.. Presto darò alla luce qualcosa di magnifico, qualcosa di mostruoso, qualcosa che voi sacchi di merda non potete nemmeno sognare.
Il tutto è nato in una florida giornata californiana.
Avevo intenzione di inventare qualcosa di grande. Sentivo dentro di me tutto e niente. Un buco nero che bruciava il fegato e da poeta dannato o inventato qualcosa, un sogno.
Ho inventato la mia Eroina personale.
Sì, ho inventato la mia personal eroina.
Perché? non so perché, ma soprattutto mi fa schifo il cynar.
L'ho inventata perchè avevo bisogno di qualcosa di astratto che potesse darmi la forza di andare avanti.
Lei dovrebbe mandarmi in aria, farmi sognare come un bambino, tranquillizzarmi. Dovrebbe mandarmi in estasi con un suo tocco. Dovrebbe farlo.
Poi ho scoperto che la mia Eroina non era di origine colombiana, ed era pure tagliata male.
Ora sono astrattamente in overdose. Scusate la bava.

mercoledì, febbraio 28, 2007

La vita è davvero troppo bella. Ormai non passa un giorno che non mi stupisca di come gli eventi esterni portino aria fresca ai miei polmoni celebrali e mi impediscano di soccombere nelle mie claustrofobiche paure.
Quasi ogni giorno ho degli spunti veramente interessanti, diciamo che la mia vena artistica sta pulsando più del solito.
Ed è, come dicevo prima, la vita stessa a darmi tutti questi strani impulsi che scatenano la mia passione.
Continuo a passare dalla completa confusione mentale, alla visione limpida e chiara dei fatti. La vera sfiga, o forse è l'ultima vera sfiDa da completare, è quella di riuscire a immagazzinare le mie riflessioni rivoluzionarie, perchè ho notato che ovviamente le dimentico in meno di 1 ora.
Mi faccio delle grosse seghe mentali, ed una volta venuto, si spargono per terra, lasciando poco più che una goccia...
Devo imparare a farmi le seghe mentali con un preservativo in testa, è l'unica soluzione.
So che devo fare qualcosa di grande, non ho l'ambizione di tanti che dicono di voler fare qualcosa di grande, io lo sento, lo so per certo. So che saranno gli eventi a decretare il luogo e l'ora.
Ci sono immischiato dentro ormai. Qualcuno dovrà godere del mio genio. Dio non può apprezzarmi, come del resto non potranno apprezzarmi le persone con le quali lavoro, ma io immagazzino e aspetto il segnale. Mi riempirò talmente tanto che quando scoppierò farò passare per gocce i cumshot che hanno reso famoso Rocco Siffredi (massimo rispetto al maestro).
Quando ci credo, le cose si avverano. In questo io credo, perchè ne ho le prove.
Mi spiego meglio. Più volte ho fatto o detto cose che riflettendo forse non avreri mai compiuto. Passati anni, conseguenze non dirette di quelle azioni hanno portato alla mia vita positività a go go. Certo, se avessi fatto le cose riflettendo, ora forse non avrei ottenuto i fattori positivi di cui sto godendo ora, ma starei godendo di fattori negativi, forse blah blah blah.
Tante riflessione per cosa? per un cazzo. Io sono qui, vivo esisto e amo la vita più di tante altre persone che navigano nella felicità. Io ho l'elisir, l'ho in testa, è solo un pensiero, futili lettere combinate a caso, che mi permettono di godere di così tanta gioia.
Tutto si può ricondurre a due sole parole, tutte queste righe non sono niente se alla base non ci fossero Le due parole.

Amore è la prima...
Fanculo è la seconda.

Si dice che chi disprezza ama... ODIATEMI, E IO VI AMERO'.

venerdì, gennaio 26, 2007

IL DECLINO DELLL'ISOLA CHE NON C'E'

Giovedi sera, ore 6:00. Un leggero mal di testa mi perseguita da tutta la giornata, di quelli per cui non vale la pena prendere una "moment", di quelli che ti rovinano comunque l'esistenza.
Per rispettare gli accordi presi con me stesso, decido di andare lo stesso in palestra.
Avete presente l'isola che non c'è? un piccolo, piccolissimo mondo popolato da gente variopinta, più o meno pirla.
Ecco, la palestra, è tutto questo.
Non c'è bisogno di Peter Pan per accompagnarvici, e non serve sapere a che stella bisogna girare a destra. Ho la via, qua con me! se avete un tom tom, siamo a cavallo!
Entro, la prima vera "palestra" la devo affrontare negli spogliatoi. L'80% delle persone lascia i propri vestiti di ricambio con relativi giubbotti, e relativissime borse da camping, sulle banchine dove io dovrei potermi cambiare.
Questo comporta una massiccia dose di pazienza, allenata a dovere dopo anni, per evitare di prendere e buttare per terra tutto quanto in segno di denuncia, quindi mi trattengo. Io sono una persona civile.
Deposito tutto il materiale nell'apposito armadietto, e mi dirigo di là (sala attrezzi).
Tanta gente. Quadrate, ottagonali, cubiche.. ma non sono razzista, rispetto qualsiasi forma umana.

Vorrei scrivere un libro, con il profilo psicologico di ognuno di loro. Perché sono sempre loro, sempre gli stessi. Sempre li. Sono i frequentatori opprimenti:
sempre, qualsiasi giorno della settimana sono li. All'inizio pensavo fossero coincidenze. Dopo due anni posso dire con certezza che non lo sono.
Loro sono sempre li, mi perseguitano. Io continuo a non salutarli pur conoscendoli per filo e per segno, non fanno parte e non voglio che facciano parte della mia vita. mi danno fastidio. Dovrebbero bruciare.
Poi ci sono i Marpioni, eh si... anche le donne.
Le donne però sono le più curiose. Media di 35 anni, probabilmente divorziate, si presentano come le super "passere", e si atteggiano da 18enni.
Nel 80% dei casi, sono delle vere scrofe e la loro presunzione mi urta, mi infastidisce. Dovrebbero bruciare.
Poi ci sono quelli a cui piace fare un cazzo. Passano 3 ore in palestra, questo perché per fare un esercizio si prendono ben 30 minuti, chiacchero di qui, chiacchero di qua e il tempo passa, io invecchio e mi occupi la macchina brutto figlio di puttana, cazzo sposta il tuo culo peloso che io ho una vita da concludere. Dovresti bruciare.
Finisco l'allenamento, e mi ritrovo nuovamente al primo problema. Lo spogliatoio è ancora pieno, ha tutto l'aspetto di un'orgia gay... alla quale non intendo assolutamente partecipare. Il problema è che io so che il problema sono sempre di quelle maledette borse appoggiate ovunque, e i giubbotti appoggiati dove io dovrei appoggiare i miei asciugamani. Bastardi, feccia della logica comparata, dovreste bruciare.
E' finita? no, all'isola che non c'è non è mai finita! la stradina (2 scarse corsie) per accedere al parcheggio della palestra è occupato. una corsia da un incidente di manovra, l'altra da una serie di macchina parcheggiate e abbandonate a se stesse.
per l'incidente potrei avere pietà, ma le macchine parcheggiate al lato della strada, solo per evitare quei 50 metri, a piedi... per andare in palestra. allora sapete che vi dico? che dovete bruciare.
ore 8:25, ceno, mi tranquillizzo e penso.
Guardo fuori dalla finestra, è un buio acceso questa sera, vedo come tante fiaccole accese qua e la per il paese, la fine dell'isola che non c'è, che come un cigno prima di morire scatena il furore che ha custodito dentro di se per anni. Ardete tutti quanti, finché le ceneri delle vostre ossa è troppo leggera per appoggiarsi sulla mia terra; sulla terra che non vi ha mai voluti. Volate in cielo e guardatemi dall'alto alzare il mio dito medio.

venerdì, gennaio 12, 2007

Dedichiamo un minutino al nuovo anno.

E' 1 mese che non scrivo, un mese nel quale avevo paura di inceppare in articoli natalizi, fatti di soliti auguri, fatti di preconfezionati "bei" pensieri, così non ho mai aperto il blog.
Chris Rodriguez non è riuscito a rimpiazzare il ciccione con la barba lunga o almeno questa è l'immagine che da anni la Coca Cola ha deciso di attribuirgli, che ogni anno illude bambini di tutti i paesi, portando i doni a chi può permetterselo e sfruttando le solite 8 renne vecchie decrepite.
Il 25 dicembre non è una mia festività, non la festeggio, ma ne sfrutto gli usi e costumi che tanto critico. diciamo che io vivo il 25 come un'ottima giornata per render felici altre persone.
per cazzo, a pensarci, se fossi cristo, non sarei felice di vedere ogni dannato anno la gente che ripercorre la mia vita, dalla mia nascita, alla mia morte, 33 anni spesi in sacrifici, in meno di 4 mesi.
Cazzo, festeggiate la mia nascita e dopo 4 mesi siete ancora li a festeggiare la mia morte con una dannata colomba e un uovo di cioccolato.
sempre ovviamente se cristo ci vede dall'alto, sempre ovviamente se cristo è mai esistito,
sempre ovviamente se cristo...
Intanto vengo a sapere che per natale a dei miei vicini hanno fatto un gran regalo, si... gli hanno svaligiato la casa! il 25 aprile! Come il più bravo dei babbi natali non si sono fatti sentire e vedere e al loro ritorno, si sono ritrovati senza oggetti di valore e un muro distrutto.
Mentre a un altro signore gli è venuto un bell'infarto, ed è morto in casa lasciando due figli a carico di una donna.
Che bello che è natale!!! Quando svariate disgrazie succedono ad altri e non a te.