venerdì, settembre 07, 2007

Ogni cosa a suo tempo.

Ogni generazione ha dei limiti concettuali che vengono inevitabilmente scavalcati dalle generazioni successive.
I passi non saranno certo ai livelli delle visione di P. K. Dick, ma l'avanzata tecnologica continua a sorprenderci e forse è questo che ci permette di continuare a sperare e non decidere di diventare eroi premendo il grilletto di una pistola puntata alla tempia. La speranza di un qualcosa, ed ogni volta che ci penso, comprendo come essa è stata sfruttata indebitamente, ma forse lecitamente dalla chiesa e altri movimenti religiosi che tentavano invane di concretizzare le speranze in sicurezze.
E non a caso mi ritrovo qui, a 23 anni, ore 00:02, in stato confusionale a scrivere e riflettere su queste inspiegabile se non quanto meno, banali teorie sulle quali milioni di persone ragionano, ma continuino a non far niente di concreto per uscire da quel guscio dentro in quale si può vivere, sperando, in un futuro migliore, che tanto non avremmo, e pur migliorando non avranno i nostri discendenti, che a loro volta miglioreranno ciò che gli abbiamo lasciato.
Delle redini senza cavalli e carrozze. Delle redini fantastiche che sentiamo di poter afferrare. Forse dovremmo fantasticare davvero come il signor Dick, invece di lasciarci passivamente trascinare dalle fantasie di altri e farle diventare nostre, sbagliate o giuste che siano. Ognuno di noi dovrebbe prendere in mano le proprie redini e farne ciò che vogliamo... o semplicemente...


mah.. forse


bahhh... vaffanculo

3 commenti:

Sauron ha detto...

Beh se per te è coraggio spararsi, non capisco il tuo concetto di coraggio. Se un eroe scappa dalle cose difficile è o diventa un eroe? Non mi pare. Pittosto se affronta queste cose a viso aperto e le sconfigge, ma anche no, può meritarsi l'appellativo di eroe. Gli eroi non sono quelli che decidono di fuggire, che scelgono la strada più veloce, ma sono quelli che tutti i giorni si svegliano e decidono di vivere un altro giorno, nonostante tutte le difficoltà che incontrano. Questi sono eroi, noi siamo eroi, ogni giorno.

Per il discorso di chi sfrutta la speranza, beh che dire, io non penso di essere sfruttato perchè voglio credere in qualcosa, appunto nella speranza. Mi spiace che tu la veda cosi. Ma ti dico una cosa, sabato e domenica sono andato a Loreto, all'Agorà dei giovani. La sera ero veramente depresso, per la fatica, ma anche per l'amore che ho dentro che certe volte vorrebbe uscire ed esplodere, ma non può per motivi che non rientrano nelle mie facoltà decisionali. Ho parlato con una persona che era li apposta per i giovani che avevano bisogno e mi ha aiutato moltissimo. Poi ti potrei citare lo stare in una piana con 500.000 giovani che la pensano come te, che ti fanno capire che non sei solo, che non stai credendo in una cosa che non c'è, ma in una cosa che c'è, esiste e la puoi vedere e toccare con il tuo cuore. Cavolo come ti spiego 500.000 persone che accendono una torcia e illuminano una pianura di notte? Come ti spiego ragazzi che arrivano dappertutto (perchè alla fine era solo italiana, ma c'erano ragazzi e ragazze da tutti i paesi del mondo) che convivono per 2 giorni solo per fare una messa insieme? Come ti spiego la gioia nel vedere l'alba più bella della mia vita in una distesa di persone che dormono o vegliano con te? Come ti spiego i sentimenti e le emozioni di 500.000 persone che cantano e pregano insieme Dio di dare loro la forza e la speranza di andare avanti, in un mondo che la speranza non sa cos'è? Non so proprio. Te lo posso dire solo cosi, ti dico vieni la prossima, anche se non credi, anche se ti sta antipatico il papa (che tra l'altro ha risposto a domande poste da ragazzi con problemi che in confronto i nostri allibiscono), anche se non credi nella Chiesa, ma almeno sai che qualcosa di più grande c'è e non pensare sempre che ti odi o ti rida alle spalle. Vieni e prova, non ti posso dire altro. Di che hai paura?

P.s. Lo so, sono stato molto sintetico, ma ti assicuro che mi son trattenuto :D

P.p.s. Grande Dick, a parte per il nome che vabbè ;) Puoi anche non pubblicare il commento se pensi che sia solo pubblicità per la mia fede, ma non è cosi, e non mi interessa farne. Ciao Busso!

guardianoperso ha detto...

C'era molto cinismo e sarcasmo nel mio post, non considero eroe colui che spegne la sua vita.
E comunque al momento io, personalmente non ho problemi, forse perchè li ho affrontati bene o male tutti!
Io credo a qualcosa di inspiegabile e non ho bisogno di identificarlo con nulla e niente, ne di concreto ne di astratto. E sto bene così.
Siamo liberi di scegliere, indubbiamente. Ma non posso esimermi dal non approvare un movimento religioso. Non ci riesco. Non è una lotta la mia, è una voglia di esprimermi e basta. Sono un cinico, sono un bastardo, e questi miei difetti saltano sempre fuori nei miei post come penso tutti abbiano notato.

Immagino sia stato stupendo condividere qualcosa in cui credi con altri 500.000 mila esseri umani, ti credo e spero di vivere momenti simili, e magari scattare qualche foto :D

Solo che non succederà mai, o almeno non per quel motivo, perchè ho ideali e "credenze" troppo personali per poter essere condivise da 500.000 persone.

che dici? sarà la paura di non essere unico ma uno dei tanti?

può essere, magari ci scrivero su un articolo la prossima settimana.

Bella li, alla prossima!

Sauron ha detto...

Beh può essere anche quello, la paura di essere uno dei tanti, ma io so che non è cosi per me, perchè credo, tra le altre cose proprio questa, che siamo diversi, ognuno ha le sue qualità e le sue difficoltà da affrontare... però l'importante è pensare che c'è sempre qualcuno che ci ama, proprio perchè siamo cosi individuali, non perchè siamo una massa :D

Ognuno ha la sua strada, ed è bello sapere che c'è gente che ragiona con la propria testa, e non segue mode e tendenze ;)

Al prossimo post che mi ispira una bella risposta :D
Ciao!