giovedì, marzo 23, 2006

Gente. quell'ammasso di uomini e donne che costellano la superficie terrestre di un pianeta nostro, e di nessun altro.
Mondo. quell'ammasso di terra, acqua e fuoco che per leggi fisiche rotola su se stesso comprimento il tutto verso il suo centro dando al mondo la famosa forma rotonda.
Universo. quell'ammasso di mondi...

Oggi mi son svegliato male, e volevo condividere con l'universo questi miei pensieri.

La Gente, notoriamente soprannominata specie umanoide, arriva a un certo punto della propria vita dove si fa delle domande, domande molto profonde. infatti la maggior parte che se le fanno, oltre a non saper dare risposta, si chiedono il significato della domanda... e successivamente il perchè se la sono posta proprio quando stanno trasmettendo l'ultima puntata di Dawson's Creek.

Quindi, tralasciando la fase dei 5 anni, dove il bambino quando è al cesso emette uno stronzo, corre dalla mamma chiedendogli cos'è e sopratutto perchè esce dal suo sederino, passiamo quindi alla fase adolescienziale.
Qui il ragazzo si fa le sue prime seghe, che avete capito... quelle mentali!
Le domande sono ovvie: perchè Dio ci deve guardare 24 ore su 24, perchè sento una fitta allo stomaco, perchè il Dodò si è estinto, e infine la domanda più importante, che cambierà la sua esistenza. Perchè esistiamo.
l'età alla quale il cervello avvia la domanda normalmente si aggira tra i 14 e i 45 anni.
Si. Ci sono 40 enni che sono ancora bambini.
La Domanda è d'obbligo per tutti secondo me, e andrebbe affrontata in solitaria da ognuno di noi.
a questo punto possono succedere 2 cose:
1) le seghe mentali si trasformano in materiali -> abbandono totale con conseguente buco incolmabile nella propria vita.
2) le seghe mentali trovano risposta nella fede o in parole di terzi. -> ignoranza
3) le seghe mentali vengono elaborate fino alla propria personale considerazione -> completamento della propria esistenza
3a) piccola variazione della 3, praticamente non si trova risposta, si rimane in uno stato di catalessi / vegetalità permanente. -> morte mentale e/o pazzia da manicomio.

penso che noi tutti dobbiamo avere dubbi sulla vita e in vita. non ho dubbi su questo...
ne dubitavate per caso?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E se la morte mentale coincidesse con la scoperta delle rispste? Io credo che il dubbio, l'ignoranza, il sentirsi piccoli in questa enorme realtà, e la conseguente ricerca assillante di una spiegazione sia ciò che rende la vita interessante, e che renda esaltanti e belle la scienze... Non smettendo mai di ricercare i "perché" terremo vivo il mondo! M.

guardianoperso ha detto...

il tuo punto di vista è molto corretto, e lo condivido, ma se la morte fosse solo il capitolo finale di questo tragitto, più mentale che fisico? io non voglio trovare la risposta oggi o entro breve. ma non voglio morire aspettando di trovare la risposta a tutti i miei perchè.
la mia morte sarà un "the end" senza titoli di coda, non voglio concludere con un "to be continued".