mercoledì, settembre 06, 2006

La comunicazione. evoluzione o distruzione?

Il cambiamento è palpabile, impercettibile per molti, eppure se state leggendo questo "articolo" mi state dando prova del cambiamento.
La comunicazione odierna si sta trasferendo dalle corde vocali alle dita. Questa "evoluzione" ha permesso di rompere svariate barriere, come la distanza, la timidezza che poteva bloccare un ipotetica comunicazione alla quale tenevamo molto.
La conseguenza diretta, è quella di trovarsi in una stanza in dieci persone dove tutti comunicano ma tutti stanno zitti. un ronzio di tic tic tic prende il posto dei rumori prodotti dalle nostre amate corde vocali, e i bip bip di ricezione messaggi quella delle scorregge.
La conseguenza diretta di questa "evoluzione" è la morte della comunicazione persona-persona. Non potendo schiacciare tasti, sono costretti a usare quel muscolo che si ritrovano in gola, che però è ormai fuori allenamento, ed emettono suoni elaborati da un cervello ormai alienato dalla vita reale e succube del virtuale. Risultato sono delle comunicazioni scadenti, spente, le quali muoiono una volta finite, lasciandoti il vuoto.
Io protesto, e non comunicherò più con queste persone, sono inutile tanto quindi tanto vale far finta di niente.
Se domani qualcuno vi dovesse cercare, con l'intento di comunicare, che alla fine è solo una ricerca inconscia di un rapporto, e vi chiedesse:
-che ore sono?
Voi rispondetegli così:
-tic tac
Non aggiungete altro, non una parola. L'interlocutore sarà spaesato, ma appagato dallo scambio di rumori e felice, ritornerà al suo posto, evitando in futuro di fare altre domande del cazzo alle 8:30 di mattina sotto un orologio di dimensioni apocalittiche.

Nessun commento: