venerdì, aprile 21, 2006

l'ignoranza. questa brutta bestia. Che dire, non mi ritengo ignorante, ma forse... anzi si, lo sono pure io. Chi non lo è a questo mondo? Io conosco una minima parte di quello che mi circonda, di questo groviglio fatto di economia/politica/ problemi sociali.
E' un groviglio senza capo ne coda. Viviamo in una democrazia dove lo stato ci fa credere di avere ancora un minimo di scelta, un minimo di potere, quando invece nemmeno lo stato ne ha più... la politica è ormai sovrastata dall'economia, sono i padroni di quest'ultima che decidono per noi.
Siamo travolti da quest'ondata, che non può essere fermata se non da loro. Non può essere fermata da noi perchè siamo ignoranti. A loro ovviamente questo va bene, ci hanno ormai plagiato per bene. Contrastarli è difficoltoso, loro ti mettono al primo sgarro dei "tronchi" tra le ruote. La supremazia di questo credo, ormai più potente di quello che una volta era il potere ecclesiastico e ben nascosto, non si mette in evidenza, lavora quatto quatto, facendoti sembrare anzi, tutto questo un bene.
Ma ora basta con queste righe politic correct che stanno sulle balle a tante persone, non sono qui per insegnarvi qualcosa che io devo ancora studiare, no.... ho solo scritto i miei pensieri, senza pretese strane.
ultimo punto:
se ci fossero persone intelligenti a governare nei vari vertici non saremmo ridotti così, e se non ci fossero così tanti ignoranti che popolano il mondo probabilmente non saremmo ridotti così.

no no, i miei discorsi sono un vero schifo e questo ne è un esempio, ho idee in testa molto interessanti, ma non riesco a esporle in un discorso continuo e interessante per l'interlocutore... ormai sto malloppo di righe lo pubblico, solamente perchè ci ho speso più di 30 minuti. adios.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti sembrerà impossibile, ma credo di aver capito quel che vuoi dire, nonostante i tuoi "schifo di discorsi". Però mi pare che sia tu ad avere le idee un po' confuse: chi sono "loro" (quelli che ci vogliono ignoranti)? in che modo ci tengono in pugno? veramente non possiamo fare nulla? Lascio a te le risposte, mi sembri sufficientemente curioso per trovarle. Io posso dirti che siamo noi lavoratori a produrre e noi stessi a comprare; mi riferisco a qualsiasi tipo di merce: materiale, culturale... Siamo quindi noi che facciamo girare l'economia. Sta a noi decidere in che senso e ti assicuro che è possibile, attraverso tante piccole scelte quotidiane e anche attraverso i grandi sogni per il futuro. Non facciamoci rincoglionire e ricordiamoci che "noi" siamo tanti, "loro" pochi.
Come vedi anche il mio discorso è un po' sconnesso, ma volevo darti un'indicazione verso l' Hole of Hope di cui tu parli... M.

guardianoperso ha detto...

Le piccole cose. Quelle grandi piccole cose. Giuro che sono consapevole di quelle che sono, e cerco sempre di evitare la scelta che ritengo più da "ignoranti".
confuso io? si probabilmente si, come faccio a dire di no. penso che, nel mio tentativo di concepire le conseguenze di un azione, all'interno dell'economia mondiale con pro e contro possa mandare in confusione anche un neo-laureato in economia. mi riferisco alla produzione eccessiva di materiale inutile (ma veramente inutile), le spinte commerciali per ampliare una moda momentanea, e lo spreco di risorse generali che ci hanno spinto a usare (perchè l'andazzo è quello di offrire sempre più comodità/servizi che richiedono sempre più risorse) l'ignoranza che intendo io, e spero di riuscire a spiegarmi, è quella consapevole di alternative, ma oppressa dalla società (non voglia) che continua a usufruire dell'attuale. (il soggetto dell'argomento può essere energia, prodotti ecc ecc... il discorso è lo stesso).
cmq si, sono convinto di trovare un giorno il modo di esprimerlo in maniera più comprensibile. e sopratutto sono convinto di quel che dico, anche se non riuscirò a spiegarlo a nessuno in maniera decente...

Anonimo ha detto...

Cris mannaggia!! si scrive Politically correct..