ho che bello, trallero trallalla.
Dio o chi per esso ha finalmente stravolto le nostre giornate, facendoci toccare con tatto il bagnato, quel bagnato eccitante, quel bagnato... bagnato.
insieme al pianto planetario, sono giunti fulmini seguiti da quei terribili tuoni frastornanti, capaci di incutere ancora un brivido, una paura inconscia che ci fa sobbalzare dalla sedia.
or ora si respira un aria rinfrescata, un aria finalmente respirabile senza incorrere in affanni spasmodici; ma in tutto questo positivismo, c'è anche un lato negativo. quel lato negativo che colpisce sempre chi meno se lo aspetta, quel lato negativo che non verrà mai passato per una testata giornalistica di tutto rispetto, quel lato negativo a cui in effetti non frega un cazzo a nessuno. quel lato negativo che stamattina mi ha colto alle spalle. si proprio a me.
perchè mentre la gente si godeva i fulmini, l'aria fresca, il pc sul quale stavo lavorando da un ora e mezza, ha avuto la brillante idea di spegnersi in seguito a un calo di corrente dovuta al temporale.
si, il dover rifare il lavoro di un ora e mezza, è per me, piccolo omino dell'universo, è un avvenimento drammatico al quale non posso negare una gran bella madonna in veste stradali.
per evitare di prendermi dello stupido, sappiate che quel lavoro non poteva essere salvato e che io, cristiano di battesimo, non credente di fatto, ho pregato perchè non avvenisse quello che è puntualmente successo. invece mi trovo qui, a doverlo rifare, seduto comodamente su una sedia modello "sconfort", mentre sorseggio quell'aria fresca che il tempo ci sta concedendo.
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